L'onorevole Riccardo Gennuso, deputato regionale di Forza Italia, è stato assolto oggi dal tribunale di Palermo, dove ha scoppio in lacrime dopo la sentenza. La Procura aveva richiesto una condanna a 7 anni di carcere per estorsione, ma la difesa, rappresentata dagli avvocati Claudio Gallina Montana e Mario Fiaccavento, ha avuto successo.

Assolti anche il padre Giuseppe, Leonardo Burgio e Antonino Bignardelli, per i quali erano state richieste pene significative. Per Burgio e Bignardelli, il Tribunale ha dichiarato prescritta un'ipotesi di truffa.

Il processo verteva su presunte estorsioni ai danni di ex dipendenti della sala bingo gestita dai Gennuso, accusati di costringere le lavoratrici a firmare una transazione che riduceva drasticamente le loro liquidazioni. Le accuse includevano minacce di riduzione dell'orario di lavoro, mettendo in pericolo il sostentamento delle famiglie.

Gennuso ha sempre negato le accuse, sostenendo di essere stato vittima di estorsioni. Durante il processo, ha rivelato timori per la sua sicurezza e quella della sua famiglia, citando episodi di intimidazione subiti in passato.

Questa sentenza segna un'importante svolta per Gennuso, che ha affrontato anche un altro processo legato a presunti pagamenti estorsivi. La sua testimonianza ha messo in luce un contesto complesso e delicato, evidenziando le sfide affrontate in un ambiente caratterizzato da minacce e intimidazioni.