Il sindaco di Enna ha sollecitato l'ANAS riguardo i tempi necessari per la riapertura dello svincolo autostradale, i cui lavori stanno causando notevoli disagi agli utenti. In un confronto con l'ingegnere Russo, responsabile del progetto Anas, è stato confermato che i lavori procedono con il massimo impegno. È stata fissata una visita congiunta al cantiere per il 2 dicembre, durante la quale il sindaco chiederà una pianificazione precisa per il completamento e la riapertura dello svincolo.

Il sindaco di Misterbianco, Marco Corsaro, è stato eletto tra i membri del Consiglio nazionale dell'ANCI, l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. L'elezione è avvenuta durante la XX Assemblea congressuale dell'ANCI, tenutasi a Torino, con la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nell'occasione, Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, è stato scelto come nuovo presidente dell'associazione.

Per la prima volta, Misterbianco è rappresentata negli organi nazionali dell'ANCI. Corsaro, già membro del direttivo regionale di ANCI Sicilia dal 2023, ha dedicato questo importante traguardo ai cittadini di Misterbianco e alla sua famiglia.

«Lavoreremo per rafforzare la fiducia tra cittadini e istituzioni e per migliorare le condizioni di vita nei nostri Comuni», ha dichiarato Corsaro, promettendo impegno per il buongoverno e l'efficienza del governo locale.

UIL e CGIL hanno proclamato uno sciopero generale di 8 ore per venerdì 29 novembre. L’obiettivo è chiaro: cambiare la manovra di bilancio per migliorare salari e pensioni, gravemente erosi dall'inflazione, e investire in Sanità pubblica, Istruzione e Servizi.

Tra le priorità, emerge la necessità di:

• Contrastare i tagli a Sanità, Scuola e Trasporti;
• Garantire sicurezza sul lavoro e contratti adeguati per il Pubblico Impiego;
• Difendere il diritto di sciopero e di manifestazione, minacciati da recenti interventi governativi;
• Combattere la privatizzazione dei servizi essenziali e lo scippo del TFR;
• Promuovere l’uguaglianza di genere, la libertà sindacale e l’edilizia popolare;
• Proteggere l’ambiente e i territori dall’abuso.

Lo sciopero è anche un grido contro l'aumento delle spese militari a discapito delle politiche sociali, in un contesto che alimenta nuove fasce di povertà. Il 29 novembre rappresenta, quindi, una chiamata collettiva a fermare questa deriva e a rivendicare un futuro più equo.

Sotto il profilo logistico, appare utile comunicare le seguenti informazioni per la Provincia di Enna: 

Zona Nord 

Leonforte: Appuntamento alle ore 7:15 del 29/11/2024 presso Piazza Scordo; 

Enna Capoluogo

Appuntamento alle ore 7:30 del 29/11/2024 BIVIO S. ANNA. 

Piazza Armerina: Appuntamento alle ore 7:15 del 29/11/2024 presso ubicazione statua di P. Pio entrata della città. 

Ritrovo

Palermo Piazza Croci alle ore 9:30 da dove partirà il corteo, che si concluderà a Piazza Verdi con gli interventi conclusivi dei Segretari Generali Regionali Confederali on la presenza di Segretari Nazionali Confederali.

Le forze dell’ordine hanno eseguito misure cautelari nei confronti di 25 agenti penitenziari del carcere Pietro Cerulli di Trapani, accusati a vario titolo di tortura, abuso d’autorità e falso ideologico. Di questi, 11 sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre 14 sono stati sospesi dal pubblico ufficio. In totale, sono 46 gli indagati coinvolti nell’indagine avviata nel 2021.

Le operazioni, coordinate dalla Procura di Trapani e condotte dal nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria di Palermo, hanno portato anche all’emissione di decreti di perquisizione. L’inchiesta è nata dalle denunce di alcuni detenuti che hanno segnalato presunti maltrattamenti subiti in aree del carcere prive di telecamere. Successivamente, l’installazione di sistemi di videosorveglianza ha documentato episodi di violenze reiterate.

Durante una conferenza stampa, il procuratore capo di Trapani, Gabriele Paci, ha fornito ulteriori dettagli sull’operazione. Intanto, il segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio, ha espresso sgomento per le accuse, ribadendo la fiducia nella magistratura e richiamando alla presunzione d’innocenza per gli indagati, auspicando che venga fatta chiarezza al più presto.

L’episodio getta un’ombra sul sistema carcerario locale, sollevando interrogativi sulla tutela dei diritti umani nelle strutture detentive italiane.