I gruppi di opposizione alla giunta Dipietro hanno duramente criticato l'operato della maggioranza nel Consiglio Comunale di ieri, definendolo "una pagina tristissima per la politica di questa città". L'accusa principale riguarda l'affossamento del Regolamento per l'istituzione del Garante delle persone con disabilità, una decisione che appare incomprensibile alla luce dei precedenti sviluppi.

Il Regolamento, inizialmente proposto dall'opposizione, era stato oggetto di un ampio confronto in Prima Commissione, che aveva portato alla stesura di un maxi-emendamento condiviso da tutte le forze consiliari. Nonostante questo consenso preliminare, la maggioranza guidata dal centrodestra di Dipietro ha respinto il regolamento in aula, generando sorpresa e indignazione.

Particolarmente contestato è stato il comportamento di due consiglieri della maggioranza, Paolo Gloria e Giusy Firrantello, che, pur avendo lavorato al testo per mesi e figurando tra i firmatari dell'emendamento, hanno infine votato contro la proposta. "Cose mai viste!" hanno dichiarato i rappresentanti dell’opposizione, sottolineando la contraddittorietà e l’incoerenza di questa scelta.

Secondo l'opposizione, l'azione della maggioranza è stata orchestrata dall'assessore Campanile e dal consigliere Ferrari, che hanno approfittato di alcune assenze tra le file dell'opposizione per impedire l’approvazione del regolamento, senza proporre alcuna modifica alternativa. Il risultato? La città, almeno per ora, non avrà un Garante per le persone con disabilità.

In segno di protesta contro questo "modo capriccioso di governare", i consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’Aula, ribadendo il loro impegno per la tutela dei diritti delle persone. Stamattina, infatti, hanno ridepositato la proposta di adozione del regolamento, con l’obiettivo di portarla nuovamente in Consiglio per l’approvazione.

"Non arretriamo di un millimetro – hanno dichiarato – e continueremo a difendere i diritti delle persone con disabilità, a dispetto della disinvoltura con cui questa amministrazione calpesta la parola data".