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Roma – Codici tra i casi Lexitor e Fwu Life: risparmiatori e consumatori in preda ai dubbi.
Nuove preoccupazioni per i risparmiatori italiani questa settimana dal momento che la Commissione Politiche dell'Unione Europea del Senato si appresta a votare la Legge di Delegazione Europea 2024, che include una delega al Governo per recepire la Direttiva europea in materia di credito ai consumatori. All’interno di questa legge, è presente un emendamento che sta allarmeando le associazioni di consumatori, tra cui Codici. L’emendamento prevede la limitazione dei rimborsi in relazione alla cessione del quinto dello stipendio o della pensione e una disciplina transitoria che esenterebbe gli operatori che non hanno rispettato gli obblighi legali stabiliti dai giudici, permettendo loro di non applicare le riduzioni dei costi.
"Il caso Lexitor torna periodicamente sotto i riflettori, ma quasi sempre in veste negative per i risparmiatori – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici. - Il problema principale risiede nel fatto che nonostante le decisioni della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e della Corte Costituzionale italiana, l’emendamento proposto metterebbe a rischio i diritti dei risparmiatori”
Forti preoccupazioni da parte di Life Insurance Lux perchè le polizze vita vendute dalla compagnia, attraverso broker e promotori finanziari e non agenti assicurativi, hanno messo in evidenza gravi rischi per i consumatori. Circa 110.000 polizze vita sono state cedute in Italia, ma i contratti prevedono una concentrazione dei costi assicurativi e delle commissioni nei primi cinque anni. Ciò implica che i pagamenti effettuati in quel periodo potrebbero non essere garantiti da riserve tecniche e potrebbero finire nel "tritacarne" dei crediti chirografari.
Codici, Confconsumatori e SNA (Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione) sollevano, a questo punto, un’importante domanda chiedendosi: "Dov'era Ivass, l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, quando questi contratti venivano proposti dai broker e dai promotori finanziari? Quali controlli sono stati effettuati su queste vendite? E soprattutto, come intende intervenire ora con ispezioni a tappeto sui broker e sui promotori che hanno commercializzato queste polizze?"
Le associazioni si chiedono anche se, in futuro, non si debbano adottare misure più severe per garantire la protezione dei consumatori contro simili rischi.
Codici, insieme alle altre associazioni coinvolte, invita Ivass a prendere posizione e a garantire un controllo stringente per evitare che simili problematiche continuino a danneggiare i risparmiatori italiani.
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