La deputata del Partito Democratico, Maria Stefania Marino, lancia l'allarme sulla possibile chiusura degli uffici giudiziari di primo grado di Enna e Caltanissetta, che verrebbero accorpati alla sede di Agrigento. Per scongiurare questo scenario, ha presentato un'interrogazione parlamentare al governo, chiedendo di bloccare il piano di razionalizzazione previsto dal Ministero dell'Economia.

Secondo le indiscrezioni emerse sulla stampa, la soppressione di questi tribunali potrebbe avvenire già entro agosto, nonostante il loro ruolo cruciale nella gestione delle controversie tributarie tra cittadini e fisco. I dati mostrano una realtà ben diversa da quella ipotizzata dal piano ministeriale: nel 2024, i ricorsi presentati nelle tre province coinvolte (Enna, Caltanissetta e Agrigento) hanno superato quota 8.000, un numero di gran lunga superiore ai parametri della riforma, che prevedeva l'accordo solo di sedi con circa 1.500 ricorsi annui.

L'eliminazione di questi presidi di giustizia penalizzerebbe ulteriormente territori già marginalizzati, privati ​​negli anni di altri servizi essenziali. “È indispensabile fermare questa decisione, che rischia di gravare pesantemente sui cittadini e sul funzionamento del sistema giudiziario locale” – ha dichiarato la deputata Marino.