Volge al termine, con il suo quarto e ultimo appuntamento, la rassegna dedicata agli “anni di piombo”, promossa dal Comune di Enna in collaborazione con i Licei Scientifico e Classico del capoluogo.

L’evento conclusivo si terrà venerdì 14 marzo alle ore 18, presso il Teatro Comunale “Francesco Paolo Neglia”, e vedrà la presentazione del libro “Crimini inconfessabili. Il ventennio dell’antistato che ha voluto e coperto le stragi”, alla presenza dell’autore Giuliano Turone, scrittore ed ex magistrato.

Turone, figura di rilievo della magistratura italiana, ha ricoperto il ruolo di giudice istruttore a Milano tra il 1970 e il 1987. Tra le sue indagini più note: l’arresto del boss mafioso Luciano Liggio nel 1974, il rinvio a giudizio di Michele Sindona nel 1984 per l’omicidio Ambrosoli, e la celebre perquisizione degli appartamenti di Licio Gelli, che portò alla scoperta della **lista degli affiliati alla loggia massonica P2 e di documenti riservati su operazioni di rilevanza nazionale condotte al di fuori di ogni controllo democratico.

Negli anni successivi, Turone ha fatto parte del primo staff della Procura nazionale antimafia, ha collaborato con il Consiglio d’Europa per la redazione della Convenzione di Strasburgo sul riciclaggio (1990) e con le Nazioni Unite, operando come pubblico ministero presso il Tribunale penale internazionale dell’Aja per l’ex Jugoslavia. In seguito è stato consigliere della Corte di Cassazione**, lasciando l’incarico nel 2007 per dedicarsi alla ricerca, alla scrittura e all’insegnamento presso l’Università Cattolica di Milano.

Il suo libro “Crimini inconfessabili” rappresenta un’opera definitiva sul ruolo del cosiddetto “antistato”, un potere invisibile che ha influenzato profondamente la storia della Repubblica, lasciando tracce ancora oggi visibili. Il testo analizza il periodo 1973-1993, ricostruendo i principali eventi legati alla strategia della tensione, all’azione della loggia P2, alle complicità mafiose e all’estremismo neofascista, delineando il quadro di un Paese dalla sovranità sistematicamente limitata.

Il racconto si apre con il tentato attentato a Enrico Berlinguer a Sofia nel 1973, per poi attraversare episodi cruciali come il **sequestro e l’omicidio di Aldo Moro, i delitti di **Piersanti Mattarella ed Emanuele Basile, fino all’attentato al Rapido 904, il “treno di Natale”, nel 1984.

«Un libro importante – sottolinea l’autore – pensato anche per chi quegli anni non li ha vissuti, ma continua a subirne le conseguenze».

---

Fammi sapere se vuoi una versione ancora più breve, adatta ad esempio per un comunicato stampa o un post social.