L'Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici (UNAEP) esprime grande soddisfazione per la sentenza del TAR di Parma n. 106 del 14 marzo 2025 sulla vicenda “Vezzulli”. Il tribunale ha ribadito l'autonomia e l'indipendenza degli avvocati dipendenti degli enti pubblici, principi fondamentali della professione.

La controversia era nata dalla decisione del Comune di Piacenza di declassare la figura del dirigente avvocato cassazionista, storicamente presente nell'Ente, sottoponendola a un'altra struttura dirigenziale. UNAEP aveva già segnalato l'irregolarità della scelta, ritenendola in contrasto con la legge professionale forense. La sentenza del TAR ha confermato che l'Avvocatura civica deve essere autonoma e rispondere direttamente al sindaco, senza intermediari.

Il TAR ha inoltre smentito l'interpretazione data dal Comune al parere ANAC sulla rotazione del dirigente avvocato. Trattandosi di una figura unica e insostituibile nell'organico comunale, il provvedimento di rotazione adottato dall'amministrazione è stato giudicato illegittimo.

L'avvocato Antonella Trentini, presidente dell'UNAEP, ha sottolineato che la funzione dell'avvocato pubblico non è solo la difesa dell'ente, ma anche la tutela della legalità, come previsto dalla legge professionale forense (l. 247/2012, art. 23). Per questo motivo, il dirigente dell'Avvocatura deve poter esercitare la propria attività con piena autonomia.