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Cultura e Arte – La scalinata di Santa Maria del Monte a Caltagirone
La città di Caltagirone, con la sua tradizione ceramista dalle origini antichissime, può essere considerata una tra le più emblematiche città siciliane. Al suo interno, le ceramiche decorano l'intera città colorandone ogni angolo. Non è da meno la famosa scalinata di Santa Maria del Monte, detta anche di San Giacomo e chiamata in siciliano “Scala da Matrici”, opera civile costruita nei primi anni del '600 con lo scopo di collegare la parte antica (in basso) con la parte nuova (in alto) della città.
La scalinata, fiancheggiata da edifici balconati, è lunga 130 metri e consta, oggi, di 142 gradini.
Nel 1606, quando si ebbe la necessità di collegare la città nuova a quella vecchia, venne effettuato un vasto taglio tra le casupole esistenti, con la manodopera di abili maestranze e sotto le direttive di Giandomenico Gagini, figlio di Antonuzzo e pronipote del noto scultore Antonello, che avevano arricchito le chiese della città di mirabili opere d’arte.
La nuova arteria fu sistemata a gradinate intercalate da piazzette con la sovraintendenza del capomastro del regno Giuseppe Giacalone, appositamente giunto da Palermo per ordine del vicerè Duca di Feria e, nel 1844, le rampe furono unificate su progetto dell'architetto Salvatore Marino.
Fu nel 1956 che vennero aggiunti i rivestimenti di maiolica policroma che l'hanno resa ancora eccezionale: i motivi utilizzati sono quelli dei maiolicari siciliani dal X al XX secolo, raccolti e adattati dal prof. Antonino Ragona: la scalinata è quindi idealmente divisa in dieci settori, uno per ogni secolo, e ognuno di essi è formato da quattordici gradini sui quali si alternano elementi floreali, geometrici e figurativi che racchiudono l’anima araba, normanna, spagnola, barocca, settecentesca, ottocentesca e contemporanea della città.
Ogni 24 e 25 luglio, in occasione della festa del patrono, San Giacomo, la scalinata è illuminata da migliaia di lumini a fiammella viva, dette “lumere”, collocati in modo da formare motivi ornamentali, soprattutto floreali. L'effetto ottico delle lumere, unito all'interruzione di illuminazione elettrica, è davvero suggestivo.
Altrettanto affascinante è l' “Infiorata” di maggio, che prevede la disposizione di migliaia di vasi con piante e fiori dalle diverse sfumature di colore, in onore della Madonna di Conadomini, titolare della seicentesca chiesa posta in cima alla Scala.
Foto: https://www.comune.caltagirone.gov.it/Turismo/scala_santa_maria_del_monte.aspx