-
Catania - Salute Mentale in Sicilia: Incontri per Migliorare il Budget di Salute
-
SIRAMUSE: Il Nuovo Museo Multimediale di Siracusa
-
"Crisi di nervi. Tre Atti Unici" di Čechov a Catania: Un Successo Firmato Peter Stein
-
Messina - Ponte sullo Stretto: La Lega risponde a Renzi
-
Motorismo - Catania: corsi gratuiti per ufficiali di gara Aci Sport
-
Palermo - Sanità a Trapani: la sospensione di Croce non basta, servono soluzioni concrete
-
Palermo - Sanità siciliana in crisi: Asp di Palermo senza direzione da oltre 60 giorni
- Dettagli
- Categoria: Cultura Arte Beni Culturali
Beni Culturali - L'ottagono del sole di Palermo: i Quattro Canti
La città di Palermo è ricca di storia, cultura e arte. Una piazza, in particolare, racchiude i tre elementi alla perfezione: Piazza Villena, detta anche Ottagono del Sole, Teatro del Sole e Teatro della Città oppure, semplicemente, i famosi "Quattro Canti".
Piazza Villena, così nominata in omaggio al Viceré il cui nome completo era marchese don Juan Fernandez Pacheco de Villena y Ascalon, è detta Ottagono o Teatro del Sole perché durante le ore del giorno almeno una delle quinte architettoniche è illuminata dal sole.
La piazza, di forma ottagonale, nasce all'incrocio dei due principali assi viari della città: via Maqueda e corso Vittorio Emanuele ed è stata impreziosita, nel Seicento, da sculture e decorazioni agli angoli dei quattro palazzi ai lati della piazza. In questo punto si incontrano i quattro cantoni della Palermo antica: la Kalsa, La Loggia, il Capo e l’Albergheria: è ai Quattro Canti della città che sono dedicate le facciate dei quattro palazzi, magnificamente decorate su disegno di Mariano Smiriglio.
I Quattro Canti propriamente detti sono, di fatti, i quattro apparati decorativi che delimitano lo spazio dell'incrocio, realizzati tra il 1609 e il 1620 e sormontati dagli stemmi (in marmo bianco) reale senatorio e viceregio.
Ognuna delle quattro facciate è composta da quattro elementi principali: una fontana che rappresenta uno dei fiumi che attraversavano anticamente la città (Oreto, Kemonia, Pannaria e Papireto); un’allegoria che rappresenta una delle stagioni; la statua di uno dei re spagnoli (Carlo V, Filippo II, Filippo III e Filippo IV) e, in cima, la statua di una delle sante protettrici di Palermo (sant’Agata, santa Ninfa, sant’Oliva e santa Cristina), ciascuna posta a protezione di un mandamento.
Con la loro straordinaria ricchezza architettonica e inconfutabile bellezza, i Quattro Canti raccontano la storia della città capoluogo della Sicilia e, da sempre, affascinano passanti e visitarori.