- Enna - Sull'accorpamento degli istituti scolastici Comune ribadisce contrarietà
- Troina celebra la storia: nasce la “Società Troinese di Storia Patria”
- Black Friday 2024: il 42% delle famiglie italiane si prepara agli acquisti
- Enna - Diritti dei Minori: un allarme globale e locale
- Inclusione scolastica e sindrome di Kleefstra: strategie e prospettive future
- "Bonus stufa a pellet 2025": la detrazione fiscale
- La fame nel mondo: cause, conseguenze e possibili soluzioni
- Dettagli
- Categoria: Diritto per Tutti
Whistleblower
Con il termine whistleblowing, di origine anglosassone, si fa riferimento a "soffiare il fischietto. Secondo alcuni il termine è collegato al soffio del fischietto dei poliziotti per segnalare la commissione di un illecito, c'è invece chi ritiene che l'origine derivi dal fischio tipico dell'arbitro quando rileva un fallo. Dal punto di vista giuridico invece il whistleblowing è la denuncia o la segnalazione di un illecito da parte di un soggetto interno a un'azienda o a un ente pubblico, scoperto a causa e durante lo svolgimento delle proprie mansioni lavorative. Nel mondo anglosassone la figura del denunciante è tutelata da diverso tempo, circa trent’anni. In Italia si è dovuta attendere la legge n. 179/2017 per approntare delle tutele in favore del dipendente pubblico o privato che, a causa e nello svolgimento delle proprie mansioni, si accorge che un collega o un superiore non si sta comportando bene. Chi segnala il comportamento illecito è protetto dall’anonimato per evitare che ci siano delle ritorsioni nei suoi confronti da parte del datore di lavoro o dei colleghi. In materia di whistleblowing la Corte di Cassazione ha precisato che i dipendenti non sono tenuti ad investigare circa la correttezza del lavoro svolto dagli altri e sono quindi obbligati a segnalare. Tuttavia, chi scopre le condotte incriminate deve ottenere tutta la protezione necessaria a preservare il posto di lavoro. La citata legge n. 179/2017 sul whistleblowing sostituisce l'art. 54 bis del dlgs. n. 165/2001, con norme e tutele più aderenti alle esigenze di chi segnala gli illeciti commessi sul luogo di lavoro, pubblico o privato, nell’interesse dell’Amministrazione o dell’azienda. E’ stato un intervento necessario per apprestare tutela a chi, in buona fede, denuncia gli illeciti e gli inadempimenti in ambito lavorativo. Infatti, a causa della mancanza di riservatezza e della paura di ritorsioni personali, molto spesso i dipendenti rinunciano a denunciare gli illeciti. Con l’introduzione del whistleblowing, invece, si stabilisce che dopo la segnalazione il dipendente segnalante non possa essere sanzionato, demansionato, trasferito o licenziato, a meno che l’Ente pubblico o il datore di lavoro non giustifichino in fatto. La legge, infatti, vieta alle pubbliche amministrazioni di adottare misure discriminatorie nei confronti dei segnalatori, prevedendo sanzioni da 5000 a 30.000 euro a carico del responsabile. Sono punite inoltre la mancata o illegittima gestione della segnalazione e la mancata verifica e analisi della stessa, con sanzioni che vanno da 5000 a 10.000 euro. Sono infine considerati nulli gli atti discriminatori o ritorsivi adottati in seguito alle suddette segnalazioni e in caso di licenziamento del segnalante è prevista la reintegra nel posto di lavoro. Tutele che, tuttavia, "non sono garantite nei casi in cui sia accertata, anche con sentenza di primo grado, la responsabilità penale del segnalante per i reati di calunnia o diffamazione o comunque per reati commessi con la denuncia di cui al comma 1 ovvero la sua responsabilità civile, per lo stesso titolo, nei casi di dolo o colpa grave». Fra i fatti e circostanze che possono essere segnalate vi sono: l’utilizzo improprio del badge; il ricevimento di omaggi/regalie da soggetti interessati dalla attività lavorative svolte dal ricevente (es. fornitori, consulenti); l’utilizzo improprio o sottrazione dei beni aziendali (es: auto, telefoni, pc); promesse di denaro o altra utilità da parte di un fornitore/consulente al fine di essere favorito nelle procedure negoziali, nell’assegnazione di un incarico o nel processo di selezione. La disciplina del whistleblowing inizialmente era diffusa solo nel settore pubblico, solo successivamente fu estesa in quello privato. Per quanto riguarda il come e a chi rivolgersi per segnalare i fatti illeciti, nel settore pubblico, le segnalazioni vanno rivolte al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) oppure all’autorità giudiziaria e contabile. Nel settore privato invece il destinatario delle segnalazioni è l’Organismo di vigilanza. Sarà l’organismo stesso, dopo la segnalazione, a valutare se affidare la gestione del caso a enti esterni.
Avv. Donatella Rampello
Diritto per tutti - Potrebbe interessarti anche...
Agenzia delle Entrate, niente sanzioni se commetti un errore in buona fede, lo dice la Cassazione: ecco come dimostrarlo
Mercoledì, 14 Agosto 2024 07:55La Corte di Cassazione, con la recentissima sentenza n. 12648/2024, è intervenuta nuovamente sui temi di “buona fede” ed “errore scusabile” in cui sia incorso il contribuente “Il principio di...
Nuovo condono edilizio 2024, molti abusi verranno sanati automaticamente con il Decreto Salva-Casa: ecco quali
Mercoledì, 07 Agosto 2024 09:29Il Decreto Salva-Casa, oltre a prevedere un procedimento semplificato di sanatoria, stabilisce anche che alcune irregolarità siano sanate senza che sia necessario presentare domanda, quindi...
Ereditare un immobile abusivo, hai diverse possibilità per sanare la proprietà ed evitare sanzioni: ecco quali
Domenica, 04 Agosto 2024 16:36Il decesso di un proprio familiare comporta, oltre all’inevitabile lutto, anche una serie di conseguenze sotto il profilo giuridico, specialmente in punto di successione ereditaria. Infatti, quando...
Diritto per Tutti – Novità codice della strada
Lunedì, 06 Dicembre 2021 09:21Con la Legge 9 novembre 2021, n. 156 (di conversione del decreto-legge “Infrastrutture”, approvata giovedì 4 novembre in Senato (190 voti favorevoli, 34 contrari e nessun astenuto) e pubblicata in...