Messina - All’Horcynus Festival di Capo Peloro, un evento speciale ha segnato la serata con un collegamento straordinario del regista Martin Scorsese, in occasione della presentazione del libro "Dialoghi sulla fede". In questo volume, il celebre cineasta Premio Oscar si confronta con il gesuita Antonio Spadaro, ripercorrendo la sua carriera e il ruolo della fede nella sua vita.

L'incontro, organizzato in collaborazione con La Feltrinelli di Messina, ha visto la partecipazione in presenza di Antonio Spadaro, teologo e critico letterario, insieme a Gaetano Giunta della Fondazione MeSSInA, Franco Jannuzzi, direttore artistico dell’Horcynus Festival, e Scilli Piraino, responsabile dell'area formativa ed educativa della Fondazione MeSSInA. Questi hanno rivolto domande a Scorsese e Spadaro, offrendo una serata ricca di riflessioni e approfondimenti.

Scorsese, con origini italiane, ha condiviso toccanti ricordi della sua infanzia trascorsa a Little Italy e del suo rapporto con la fede: "L'unico posto dove riuscivo a trovare un senso di protezione e pace era la vecchia Cattedrale di San Patrizio", ha detto. Ha sottolineato l'importanza di portare la fede anche nella vita quotidiana, non limitandola solo alle mura della chiesa.

Spadaro ha evidenziato come il dialogo con Scorsese, durato otto anni, lo abbia profondamente influenzato, mettendo in luce la capacità del regista di rappresentare dinamiche complesse di violenza e grazia nei suoi film. Scorsese ha riflettuto anche sulla costante presenza della violenza nella sua vita e nei suoi lavori, vista come un elemento necessario per comprendere la natura umana e il potenziale per il miglioramento attraverso la compassione.

L'evento si è concluso con una standing ovation per Scorsese, che ha espresso il suo legame con la Sicilia e il desiderio di esplorarla ulteriormente. La serata è stata arricchita dalla proiezione del film "Silence" (2016) di Scorsese, che racconta la storia di due missionari portoghesi nel Giappone del XVII secolo.