Zo Centro Culture Contemporanee di Catania ha lanciato il programma Ècdisi, residenze artistiche finanziate dalla Regione Siciliana e dal Ministero della Cultura, rivolte a giovani artisti siciliani under 35. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio materiale e immateriale della Sicilia attraverso linguaggi contemporanei e multidisciplinari.

Il 5 dicembre, alle ore 20, il progetto 2024 culmina con la presentazione di "Drill Baby One More", esito del lavoro di un team artistico composto da Bruna Bonanno, Angelo D’Agosta, Martina Consolo, Alexander Toscano, Maria Vittoria Magagna e Andrea Cavallaro. Lo spettacolo, nato da una ricerca sul mondo delle zolfare e del loro significato storico e simbolico, include un video introduttivo sul contesto delle miniere e invita il pubblico a interagire con gli artisti per approfondire il processo creativo.

Il testo affronta tematiche legate allo sfruttamento delle risorse, il consumismo e il capitalismo, utilizzando una narrazione teatrale che mescola animazione di pupazzi e interazione audiovisiva. L’alchimista protagonista, ora reinterpretata in chiave femminile, incarna il conflitto tra creatività e logiche produttive distruttive. Pamela Toscano, tutor del progetto, sottolinea l’importanza del percorso di ricerca e studio più che del prodotto finale.

Le residenze come Ècdisi offrono agli artisti spazi, risorse tecniche e un ambiente di confronto libero da logiche commerciali. Il progetto include un lungo periodo di attività (25 giorni in questo caso) per favorire la riflessione e lo sviluppo di opere di qualità. Zo ambisce inoltre a creare una rete per la circuitazione delle opere, stimolando nuove collaborazioni culturali, soprattutto nel Sud Italia, dove questo tipo di iniziativa è ancora in fase di crescita.