Il panorama dei servizi medici di emergenza in Italia presenta una diversificazione significativa. Alcuni di essi operano 24 ore al giorno, mentre altri sono attivi solo in determinate fasce orarie durante i giorni feriali. Le modalità di tariffazione variano, con alcune strutture adottando tariffe omnicomprensive per il paziente, mentre altre aggiungono costi per singolo esame alla visita medica in libera professione.

Le differenze nei servizi offerti includono l'obiettivo di ridurre le code nei Pronto Soccorso (PS) degli ospedali pubblici, fungendo da alternativa al medico di famiglia difficilmente reperibile. Alcuni richiedono una chiamata di triage prima dell'accesso, mentre altri accolgono pazienti immediatamente. A Roma e Milano, talvolta, alcune di queste strutture hanno connessioni con i Pronto Soccorso ospedalieri, mentre altrove agiscono in modo indipendente.

I Pronto Soccorso privati "puri" che stanno emergendo nel Centro-Nord offrono un ampio ventaglio di servizi, spesso sovrapponibili a quelli del settore pubblico. Tuttavia, la Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza esprime preoccupazione riguardo alla possibilità che i pazienti che accedono a questi servizi possano alla fine necessitare del Pronto Soccorso pubblico per gestire situazioni più complesse.

Un esempio di iniziativa è il Pronto Soccorso privato dedicato ai codici minori, nato nel 2019 a Monastier di Treviso, con l'obiettivo di alleggerire il Pronto Soccorso dell'ospedale Ca’ Foncello. Questo modello prevede tariffe differenziate in base alla gravità del caso, con l'opzione di accedere a servizi specialistici come il "dentista d’emergenza". Simili iniziative sono state avviate anche in altre città, affrontando patologie minori in modo tempestivo ed efficiente.

Il presidente della Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza solleva dubbi sul fatto che questi servizi possano coprire adeguatamente situazioni più complesse, sottolineando l'importanza delle Unità complesse negli ospedali pubblici per gestire casi come ictus o infarti.

In conclusione, mentre l'offerta di Pronto Soccorso privati si sta diffondendo, sorgono interrogativi sulla loro capacità di gestire emergenze mediche più gravi e sui costi associati a tali servizi, con la possibilità che i pazienti debbano comunque ricorrere al Pronto Soccorso pubblico per cure più avanzate.