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Società e Costume – Halloween al Comune di Enna
La notte di Halloween al Comune di Enna è iniziata quest’anno in largo anticipo e pare non si sia ancora conclusa, nonostante sia già passata pure la festa di Ognissanti.
Come tutte le feste celtiche che si rispettano e come la tradizione comanda, le zucche vuote si sono riunite tutte attorno al fuoco e hanno cominciato a raccontare storie spaventose e terribili.
La lunga notte dei fantasmi è iniziata con i soliti travestimenti e con qualche novità: assessori travestiti da consiglieri e viceversa.
Poi è iniziato il corteo. In testa il Conte Dracula dai canini aguzzi. In effetti si tratta di un conte piccolo e non proprio di Nosferatu, che in preda ad un’evidente attacco iroso (sinonimi: attacco bilioso, collerico, isterico, etc.) lancia in aria fogli e disegni, progetti e carte ingiallite di un Piano Regolatore non-morto.
Accanto a lui Grimilde, la regina di Biancaneve, che sotto il mantello nasconde la toga e una bella mela. Per lungo tempo ha vestito i panni di Brunilde, la regina dei Nibelunghi, ma poi si è stancata di salvare sempre il suo Sigfrido e ha cambiato costume. Sarà per lui la mela avvelenata?
D’appresso sfilano nove consiglieri nove, prima maggioritari poi opponenti, che di fare i nove nani si sono stufati. Come dite? I nani erano sette? Non importa, quel che è sicuro è che si sono stancati anche loro. Dolcetto o scherzetto? Questa volta sulla porta del bilancio hanno tirato proprio un brutto scherzetto al padrone di casa! Ahioo, ahiooo!
Chi rimane nel corteo? Sir Francis, il principe Francesco, travestito come Sir Paul, suo padre. O era il contrario? Sono distratto, ogni tanto tra padri e figli mi confondo. Del suo corteo è rimasto ben poco, ma lui procede sicuro per la sua strada, prima che la carrozza si trasformi di nuovo in zucca, che con Halloween ci sta bene ma appartiene ad un’altra favola con tanto di scarpetta di cristallo etc. etc. È un ragazzo brillante ma non credo che basti.
Accanto a lui un altro Sir Francis: vedo doppio? ma allora non sono soltanto distratto, sono pure vecchio e rincitrullito (si dice così per non essere volgari). Anche lui è travestito come un suo antenato, ma almeno si accontenta di fare l’assessore comunale e non pure quello regionale…
Comunque i figli d’arte, nipoti e affini sono tanti che non riesco mai a ricordare chi viene prima e chi dopo nell’albero genealogico!
Fuori dal corteo, dal gioco e da tutta quanta la baracca sono rimasti i ragazzi del muretto, quelli che si volevano travestire l’anno scorso da hotel a cinque stelle, con tanto di candidato albergatore con la puzza al naso (chi è questo? chi è quello?) e si sono ritrovati senza nemmeno un B&B o un ostello.
Accanto a loro, sempre sul muretto, i gladiatori civici, che hanno cominciato esclamando “Civis ennensis sum”. Se fossero stati in tanti sarebbero stati “cives” ed invece hanno dovuto gridare “ave Cesare, morituri te salutant”. Anzi sono già belli e scomparsi.
Il danno che hanno fatto alla città queste due compagnie di ventura, però, è ben più grande di un semplice scherzetto.
Prima che Halloween si allontani definitivamente abbiamo intravisto sulle rive del lago un’altra maschera. Mentre dorme la città, solo va un uomo in frack. Ha un cilindro per cappello, due diamanti per gemelli, il bastone di cristallo, la gardenia nell’occhiello, e sul candido gilè un papillon di seta blu. Chi mai sarà quell’uomo in frack?
Forse è l’ombra dell’attuale podestà di Enna: adieu, adieu, addio al Comune.
Peppino Margiotta
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