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Oltre la Disabilità - Il Cude (Contrassegno Unico Disabili Europeo) non riscuote successo
Il Contrassegno Unico Disabili Europeo è una piattaforma online istituita nel 2021 e introdotta in via sperimentale in Italia nel 2022 con Decreto Ministeriale delle Infrastrutture del 5 luglio e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 agosto 2021. La sua istituzione aveva come scopo quello di rendere più semplice la mobilità delle persone con disabilità non solo nel territorio nazionale, ma anche in quello europeo. Tuttavia, le cose non sono andate come si sperava perché pochi Comuni vi hanno aderito nonostante non fosse complicata la sua adesione. Ad intervenire sulla questione la ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli, che ha scritto una lettera al Presidente dell’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) Antonio Decaro affinché venisse adottata la piattaforma in tutti i Comuni, un archivio nazionale di tutti i veicoli della motorizzazione Civile. Possono richiedere il Contrassegno Unificato Disabili Europeo le persone con “deambulazione sensibilmente ridotta”, o con “cecità assoluta”.
Grazie al Registro Pubblico si avrà una migliore accessibilità e una rapida registrazione e condivisione dei dati per facilitare la gestione e i controlli dei Comuni e dei Comandi di Polizia Locale. Chi è iscritto a questa banca dati in possesso del Contrassegno Unico Disabili Europeo potrà circolare liberamente nelle Ztl (Zona a Traffico Limitato) in tutti i Comuni italiani ed europei senza temere di incorrere in sanzioni. Prima, infatti, non tutti gli Stati europei riconoscevano i documenti cartacei italiani. Grazie al CUDE non sarà più necessario comunicare il proprio spostamento per ottenere l’autorizzazione per entrare nel Ztl perché sarà lo stesso CUDE che registrerà l’autorizzazione, mentre prima si poteva transitare su una Ztl solamente attraverso una comunicazione richiesta da parte dei beneficiari, alla polizia municipale locale. Le Ztl sono delle zone a traffico limitato che permettono ai pedoni di poter circolare in sicurezza e senza il pericolo delle auto.
La Zona a Traffico Limitato, utile per le persone abili, lo è di più per le persone con disabilità. Ma nelle Ztl vi sono anche delle eccezioni per gli automobilisti con disabilità o che trasportano una persona con disabilità: chi è infatti in possesso del Contrassegno Unificato Disabili o del normale contrassegno per disabili ha diritto ad accedere alle Ztl. Il CUDE si presenta in formato digitale in sostituzione a quello cartaceo che era stato introdotto nel 2012. Per ottenere il CUDE l’interessato dovrà presentare, presso il proprio Comune di residenza, la richiesta del codice univoco, associato al Contrassegno Unico Disabili Europeo. La richiesta può essere fatta in via telematica, tramite lo Spid o la carta d’identità digitale dove è necessario compilare un apposito modulo indicando il numero di targa di uno o più veicoli (è possibile indicare fino a due macchine) con le quali s’intende muoversi.
Speriamo, dunque, di aver chiarito l’utilità che può avere il Cude disabili, un contrassegno che offre maggiore libertà per le persone con disabilità e semplifica la loro mobilità, libertà di spostasti su tutto il territorio nazionale ed Europeo. Uniamoci quindi all’appello della ministra alla disabilità, Alessandra Locatelli, affinché tutti i Comuni italiani aderiscano al Contrassegno Cude Disabili.
Ad oggi non vi sono fonti che affermino se il Comune di Enna abbia aderito alla piattaforma.
Andrea Fornaia
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