Per la Cisl Ag Cl En Carmela Petralia e il Segretario Generale della Filca, Luca Gintili, le difficoltà nelle aree interne del Paese non sono solo legate alla siccità o alle recenti piogge, ma anche a una cronica mancanza di pianificazione e manutenzione delle infrastrutture, in particolare delle strade secondarie, viadotti e ponti. Questi collegamenti sono fondamentali per l’accesso ai servizi essenziali, come sanità, istruzione e trasporti, e rappresentano un problema di sicurezza sempre più pressante.

La crisi idrogeologica, causata da fattori climatici, morfologici e da un consumo eccessivo del suolo, aggrava ulteriormente la situazione. Secondo i dati, il 94% dei comuni italiani è a rischio dissesto idrogeologico, e i territori del nisseno e dell’ennese ne sono pesantemente colpiti. La necessità di un piano organico di prevenzione e messa in sicurezza è ormai improrogabile, poiché il continuo ricorso a gestioni emergenziali non offre soluzioni a lungo termine.

Le istituzioni locali devono essere in grado di sfruttare al meglio le risorse nazionali e comunitarie per lo sviluppo delle infrastrutture e del territorio, senza dover sempre agire in emergenza. Cisl ha già chiesto incontri con i Sindaci e i Commissari dei consorzi locali per discutere del monitoraggio e della velocizzazione dei cantieri infrastrutturali, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile nelle aree interne.