Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani commemora Don Pino Puglisi e altre vittime della criminalità attraverso le parole degli studenti del Liceo scientifico “Filolao” di Crotone.

Don Pino Puglisi, parroco siciliano, fu ucciso il 15 settembre 1993 a Palermo per il suo impegno contro la mafia. Assegnato alla parrocchia di Brancaccio, cercò di allontanare i bambini dalla strada e offrire loro un futuro migliore. Le sue iniziative, come campi di calcio e scuole, infastidirono i clan mafiosi, portando alla sua morte. Nonostante ciò, il suo lavoro ha ispirato molti giovani, rappresentando un esempio di coraggio e integrità.

Sergio e Andrea Esposito furono vittime innocenti della mafia a Casoria nel 1990. Lavoravano in un bar e furono uccisi per eliminare testimoni di un omicidio mafioso. La mafia sfrutta il concetto di “famiglia” per coprire le proprie attività illecite, ma le loro azioni sono in netto contrasto con i valori positivi associati alla famiglia.

Nel 1990, a Milano, Luigi Recalcati e Pietro Carpita furono uccisi durante una sparatoria tra clan mafiosi. La lotta contro la mafia richiede il coinvolgimento dei giovani e la promozione dei valori della giustizia e del rispetto delle regole.

Don Pino Puglisi denunciava la povertà infantile e la dispersione scolastica che alimentavano la criminalità. Era un esempio di sacerdozio coraggioso e vicino alle persone meno fortunate. Il suo ricordo rimane indelebile.

Gli studenti di Crotone parlano di legalità, omaggiando il sogno di Don Pino Puglisi e promuovendo i valori umani e della solidarietà. Il progetto “#inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità” diffonde storie straordinarie tra le giovani generazioni.