A quasi tre mesi dall'accordo sul rinnovo dell'elemento variabile della retribuzione nel settore edile, sono emerse preoccupanti segnalazioni a Enna riguardanti la mancata erogazione di quanto stabilito contrattualmente. Secondo quanto riportato da Salvo Carnevale, segretario generale della Fillea Cgil di Enna e della Fillea Cgil Sicilia, la problematica coinvolge indistintamente grandi, medie e piccole imprese edili. I lavoratori, infatti, non stanno ricevendo gli importi dovuti in base all’accordo sindacale siglato a maggio 2024, che prevedeva aumenti salariali variabili a seconda dell'inquadramento professionale, oscillanti tra 24,46 e 48,92 euro mensili, validi fino al 30 aprile 2025.

Carnevale ha inoltre sottolineato come si stia procedendo a un'analisi dettagliata del fenomeno, valutando l’entità dell’elusione contrattuale da parte delle aziende operanti nella provincia di Enna. In caso di inadempienze, saranno prontamente effettuate segnalazioni agli organi ispettivi competenti. Il segretario generale ha evidenziato la necessità di un intervento concreto e urgente per garantire il rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori, proponendo la mutualizzazione di questa voce retributiva, ovvero il suo collegamento diretto alle distinte inviate alle Casse edili. L’obiettivo è di vincolare la regolarità contributiva delle imprese al rispetto puntuale delle retribuzioni per i dipendenti. Questa proposta, tra le altre, è stata presentata già ad agosto come parte della piattaforma per il rinnovo del contratto integrativo provinciale, ma ad oggi non si è ancora giunti al primo incontro con l’associazione degli imprenditori.

Le parole di Carnevale mettono in luce una questione di rilevanza fondamentale per il settore edile, sollevando interrogativi sul rispetto dei diritti dei lavoratori e sull'impegno delle imprese a rispettare gli accordi contrattuali.