La Fillea Cgil, attraverso una nota firmata dal segretario generale siciliano Giovanni Pistorio e dai segretari delle sezioni di Siracusa, Ragusa, Catania e Caltagirone (Eleonora Barbagallo, Salvatore Tavolino e Vincenzo Cubito), sollecita interventi urgenti per la messa in sicurezza antisismica di scuole ed edifici pubblici e privati nel sud-est siciliano, una delle aree a più alto rischio sismico d’Europa.

Il sindacato evidenzia la necessità di una legge speciale, con adeguati finanziamenti, per affrontare un problema aggravato dall’obsolescenza degli edifici: oltre il 60% delle costruzioni a Catania risale a prima del 1971, con l’85% degli edifici costruiti prima degli anni ’80 privi di criteri antisismici.

Interventi di tale portata, secondo la Fillea, non solo garantirebbero maggiore sicurezza alla popolazione, ma creerebbero occupazione e favorirebbero la riqualificazione del tessuto imprenditoriale locale, riducendo la crisi post-"bonus edilizi".

La nota richiama studi autorevoli, tra cui una ricerca dell’Università di Catania e dell’Imperial College di Londra, che propone tecniche specifiche per l’adeguamento antisismico degli edifici in cemento armato.