La Fials Confsal di Enna ribadisce che i ritardi dell'Azienda Sanitaria  Provinciale di Enna nell'erogazione di istituti contrattuali, stabiliti dal CCNL e definiti nei regolamenti aziendali, non saranno più tollerati senza una motivazione oggettiva. Nonostante le numerose richieste, i lavoratori attendono ancora la liquidazione della performance (c.d. Produttività) per il 2023, e questo ritardo potrebbe comportare costi legali per l'Azienda.Se anche questo mese non verrà effettuato il pagamento della performance,sottolinea la nota, sarà intrapresa una  class action e sarà sollecitato l'avvio della liquidazione per il 2024. Inoltre, si attende ancora la fruizione del buono mensa, con un adeguamento del valore, preferibilmente in formato elettronico. "Osserviamo" prosegue la nota," anche che continuano a essere emanate disposizioni e trasferimenti che non rispettano i criteri stabiliti dai regolamenti aziendali e dalla legge, privi dei necessari bandi preliminari. Nel frattempo, alcuni soggetti continuano a ricevere compensi aggiuntivi per attività retribuite, mentre centinaia di lavoratori attendono il loro trattamento economico. Chiediamo maggiore trasparenza riguardo alle informazioni previste dalla Legge 33/2013 e dal D.lgs. n. 97 del 2016, e vogliamo garantire il rispetto delle regole, regolamentando le attività secondo criteri di equità e inclusività. Ritenendo che l'ASP di Enna sia un ente pubblico, chiediamo il pagamento di quanto dovuto, la regolamentazione urgente della pronta disponibilità e delle prestazioni aggiuntive, e l'emissione di bandi per progetti, affinché tutto il personale interessato possa accedervi.