Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 2928/2025, accoglie le istanze dei piccoli proprietari distinguendo nettamente la locazione breve priva di servizi dall’attività turistica imprenditoriale. Una decisione accolta con favore dall’U.P.P.I., che denuncia come molti Comuni avessero imposto divieti illegittimi alle locazioni brevi, creando una rete di norme locali prive di legittimazione e lesive della libertà contrattuale sancita dal Codice Civile. Come sottolineato dal relatore della sentenza, Francesca Picardi, “l’attività di locazione di immobili, anche a finalità turistica, esercitata in forma non imprenditoriale, è un diritto del proprietario ed espressione della libertà contrattuale, non soggetta ai poteri prescrittivi o inibitori della pubblica amministrazione, salvo eccezioni specifiche”. Questa sentenza rappresenta un precedente importante per i contenziosi in corso, riaffermando il diritto dei cittadini a gestire liberamente i propri immobili. Tuttavia, la libertà dei Comuni di regolamentare il territorio, ad esempio per evitare lo spopolamento dei centri storici, resta tutelata. L’U.P.P.I. richiama infine la necessità di non gravare sui piccoli proprietari i problemi strutturali del mercato degli affitti, come le difficoltà di riscossione dei canoni e l’esecuzione degli sfratti.