Luisa Lantieri non ci sta e respinge al mittente ogni accusa. In una dichiarazione durissima, replica all'On. Marco Falcone, reo – secondo lei – di aver lanciato accuse infondate dopo il risultato elettorale. «Sono rimasta sconcertata dalla reazione scomposta dell'On. Marco Falcone — dichiara Lantieri —. Mi si accusa ingiustamente di tradimento, ma chi lancia queste accuse dovrebbe prima analizzare bene i dati: al nostro candidato Rosario Colianni mancano decine di voti del Centrodestra. È evidente che nessuno, neppure io, avrebbe potuto controllare ogni singola preferenza o gestire dinamiche così complesse. Ma c’è un dato che parla da solo: nella composizione della lista, su nove candidati, otto li ho proposti io. L'On. Falcone ha contribuito con uno soltanto, con modesti risultati. Forse il vero problema è che non ha mai davvero creduto nella forza della lista di Forza Italia.»

Un affondo preciso, che trasforma la difesa in un vero e proprio atto d'accusa verso l'interno del partito. Lantieri, infatti, non si limita a difendersi, ma rilancia, invitando tutto il Centrodestra a un esame di coscienza: «Chi oggi grida al tradimento, domani dovrà rispondere alla base degli elettori. Nel Centrodestra serve con urgenza una seria e profonda riflessione: chi siamo, dove vogliamo andare e quale progetto politico vogliamo costruire. Non si cresce cercando capri espiatori: prima di puntare il dito contro gli altri, sarebbe il caso di guardare dentro casa nostra.»

Un messaggio chiaro che si traduce in un monito severo: senza autocritica e visione politica, nessuna crescita sarà possibile. In un Centrodestra già attraversato da tensioni, le parole di Luisa Lantieri suonano come un avvertimento da non sottovalutare.