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Grandi festeggiamenti in tutto il mondo per Santa Rita da Cascia
Ieri grande festa in tutto il mondo. La grande protagonista è stata una sola , gli altri sono stati soltanto esecutori. Esecutori della missione che, tramite la sua sofferenza, associata a quella del suo amato Cristo l’ha portata ad essere una delle sante più venerate nella Chiesa. Si tratta di Rita da Cascia onorata sugli altari di tutta la Terra e, ovviamente, anche a Enna, praticamente, da sempre, nella chiesa di Sant‘Agostino, guidata dal parroco Mario Petralia e, da qualche anno, nella chiesa di Sant’Anna cui parroco è Giuseppe Fausciana.
La chiesa di Sant’Agostino (Parrocchia San Giorgio) anche quest’anno, come sempre, gremita all’inverosimile durante ciascuna delle cinque messe celebrate nel corso della giornata . Ancora una volta la festa di Santa Rita è particolarmente sentita dal popolo ennese che si reca, appunto nella anzidetta chiesa di Sant’Agostino cui parroco è Mario Petralia, a venerare il suo simulacro e la reliquia.
Ma va precisato che anche nella chiesa di Sant’Anna, come anzidetto, una donna eccezionale, Filomena Greco, ha promosso il culto a Santa Rita, fondandovi , in stretto contatto, con la comunità monastica femminile agostiniana di Cascia, la Pia Unione Primaria di Santa Rita, associazione di laici, eretta e riconosciuta canonicamente con bolla pontificia e, proprio l’altro, ieri i rappresentanti della stessa Pia Unione erano a Cascia per la premiazione di un’illustre appartenente ad essa, un’altra donna eccezionale, il medico ennese Cristina Fazzi, missionaria in Zambia che ha ricevuto il Riconoscimento Internazionale “Donne di Rita”.
La Fazzi, era accompagnata dal suo parroco, un parroco di “frontiera”, da sempre dedito al servizio degli ultimi, Angelo Lo Presti. Noi, lavorando a Palermo, abbiamo partecipato alla funzione delle sei del mattino nella chiesa di Santa Rita, anche questa affollatissima e abbiamo qui constatato la devozione dei palermitani verso la taumaturga di Cascia, fatta santa, ingiustamente, soltanto nel 1900, quasi cinque secoli dopo la sua morte, nonostante gli innumerevoli miracoli che il Signore, per sua intercessione ha compiuto e compie ancora.
La sera, per affezione nei confronti di Mario Petralia e per un legame particolare che abbiamo con quella statua della Santa, abbiamo voluto partecipare alla messa vespertina solenne della Chiesa di Sant’Agostino, presieduta da Giacomo Zangara, parroco di San Giovanni, che ha celebrato anche il triduo in preparazione. La liturgia è stata animata dalla corale parrocchiale ed era presente ufficialmente, la confraternita di Maria Santissima delle Grazie, con a capo Paolo Vicari. Durante l’omelia Zangara ha detto che Rita da Cascia è stata una colonna portante nella chiesa ed è cresciuta alla scuola del Vangelo. “La sua vita è stata caratterizzata, ha proseguito il presbitero dalla mitezza, che è la virtù dei forti ed è compagna dell’amore.
Rita si mette alla scuola del Crocifisso, che ha detto ‘Chi vuol venire dietro a me prenda la sua croce e mi segua’ facendo della kenosis (svuotamento) la ragione del suo essere, sublimando tutto quando nella forza liberatrice della Parola di Cristo, ovvero il Vangelo”. Importantissima, nelle prime file, a testimonianza della predilezione della sofferenza, da parte della parrocchia san Giorgio, una nutrita delegazione di fratelli in difficoltà del CSR di Enna (Consorzio Siciliano Riabilitazione), rappresentato per l’occasione, dall’educatrice Pierangela Ingrà. I ragazzi del CNR hanno fatto dono alla chiesa di Sant’Agostino di un prezioso manufatto artistico raffigurante la Santa dell’impossibile, che hanno realizzato sotto la supervisione del maestro Giovanni Murgana, devotissimo a Santa Rita, per la cui intercessione è stato miracolato dal Signore, circa trent’anni fa, dopo essere stato dato per morto a causa di una grave patologia. A seguire, Mario Petralia ha benedetto il quadro. La celebrazione si è conclusa con la benedizione del popolo mediante la reliquia e il successivo bacio della stessa da parte dei fedeli che lo hanno ritenuto opportuno.
Mario Pagaria
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