- Automobilismo - Ad Imola nella Gt cup miglior tempo nella 1 divisione per Patrinicola-Di Mare- De Marchi
- Enna – Adiconsum: l'acqua, un tesoro prezioso da salvaguardare
- Palermo - Salvatore Barbagallo (Ass. Reg. Agricoltura): strategie e soluzioni per affrontare la crisi idrica in agricoltura
- Palermo - Al quartiere Sperone "Le Rosalie ribelli"
- Catania - Il Borgo marinaro di Ognina verrà restituito alla bellezza che gli appartiene
- Calcio - Al via il campionato di serie D, l'Enna sul campo del Castrum Favara
- Leonforte (EN) - Il presidente dell'associazione antiracket accoglie il nuovo comandante provinciale dei carabinieri
- Dettagli
- Categoria: Natura e Ambiente
Natura e Ambiente – Una Stonehenge tutta siciliana: l'altopiano dell'Argimusco
L'altopiano dell'Argimusco è un curioso complesso di rocce megalitiche di arenaria quarzosa, sito poco a nord dell'Etna, al confine tra i monti Nebrodi e i Peloritani, nei comuni di Montalbano Elicona, Tripi e Roccella Valdemone, in provincia di Messina.
Le rocce arenarie che lo compongono, di forma zoomorfa o antropomorfa, hanno reso l'altopiano un luogo di particolare interesse, grazie anche alla rara bellezza del complesso megalitico, alla natura nella quale è immerso e ai numerosi paesaggi che offre. Dall'altopiano, infatti, è possibile ammirare l'Etna, le Isole Eolie, Rocca Salvatesta e la montagna di Vernà, capo Tindari, capo Calavà e capo Milazzo.
La straordinaria struttura e forma dei megaliti ha da sempre fatto pensare che il complesso roccioso abbia “preso vita” grazie all'intervento di popolazioni preistoriche, sebbene non siano stati trovati resti significativi che possano ricondurre alla presenza umana nel sito.
Sono stati eseguiti degli studi di astronomia culturale, per identificare la possibile presenza di allineamenti astronomici delle rocce, che potrebbe indicare una funzione rituale del luogo; geomorfologi e archeologi, però, convergono sul fatto che l'origine delle maestose pietre sia naturale e la loro forma dovuta all'erosione eolica, sebbene alcune pietre diano l'impressione di essere state volutamente modificate dall'azione umana.
Rimane, tuttavia, la bellezza di un paesaggio siciliano antico milioni di anni, arricchito da un tocco di mistero che lo rende, sempre di più, suggestivo.
Giovanna Garlisi
Photo Credits: Foto di Alessandro Grussu da Flickr, https://www.flickr.com/photos/alessandrogrussu/18704259341
Natura e Ambiente - Potrebbe interessarti anche...
Leonforte (EN) - Passeggiata ecologica "La ami? Non la sporchi!”
Giovedì, 05 Settembre 2024 10:57Si è svolta ieri a Leonforte, nella zona della Granfonte, la passeggiata ecologica intitolata " La ami? Non la sporchi! ", organizzata dai membri dell’Associazione di carattere politico culturale...
Meteo - Si svolta: dalla Groenlandia in arrivo una decisa perturbazione
Martedì, 03 Settembre 2024 11:01Come ci informa il sito iLMeteo.it, la perturbazione in arrivo dalla Groenlandia verso i Pirenei, che coinvolgerà anche l'Italia, decreterà la fine dell’Estate africana 2024. Nei prossimi due giorni...
Controlli e Sanzioni nell'Area Marina Protetta delle Isole Egadi
Martedì, 03 Settembre 2024 09:53Nel mese di agosto, il Nucleo marittimo della Polizia Locale di Favignana, sotto la guida del comandante Libero Giuseppe Carbone e del direttore dell'AMP Salvatore Livreri Console, ha intensificato...
Caltanissetta – La CISL contro l’ipotesi di ampliamento della discarica Timpazzo di Gela
Sabato, 31 Agosto 2024 10:39In un comunicato stampa la segretaria generale della Cisl Agrigento Caltanissetta Enna, Carmela Petralia ed il segretario territoriale FIT Cisl, Antonio Stagno, si dicono preoccupati alla notizia...