Oltre la Disabilità - La nuova riforma sulla disabilità

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Dettagli: Categoria: Terzo Settore; 13 Gennaio 2025

Come dice un vecchio proverbio "anno nuova vita nuova". È ciò che sta accadendo nel mondo della disabilità con la sperimentazione della riforma sulla disabilità introdotta dalla legge n. 227 del 22 dicembre 2021 ma che ha preso in via il primo gennaio. images 5

La riforma in questione ha come scopo quello di semplificare le procedure di accertamento dell’invalidità civile e per adesso saranno applicate solamente nelle province di Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste. Quello del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali sono stati i ministeri che hanno dato il via a tale riforma. Vediamo nel concreto in che cosa consistono tali semplificazioni. i Innanzitutto rendere più snelle le procedure di accertamento dell’invalidità civile, che fino ad adesso ha previsto molti passaggi burocratici come ad esempio le visite di controllo periodici, lasciando tale obbligo solamente a determinate malattie. Su questo punto desidero raccontare la mia esperienza personale; anche io, diversamente abile fin dalla nascita, con una tetraparesi spastica, mi ritrovavo a dover affrontare delle visite collegiali dove veniva verificato il mio stato di salute, come se di colpo, un disabilità come la mia o come tante altre potesse scomparire. Anche se per alcuni versi, ripensando a quello che ci viene raccontato dalla cronaca riguardo i falsi invalidi non posso dare tutti i torti allo Stato per tale comportamento. Purtroppo come accade spesso nel calderone va a finire anche chi non ha colpe, chi vive veramente una situazione di inabilità. Tutto questo meriterebbe un discorso a parte che ci porterebbe fuori argomento. La legge ha anche introdotto nuovi strumenti come il questionario WHODAS attraverso il quale sarà possibile valutare le difficoltà e le capacità di una persona in modo da comprendere quali possono essere le sue necessità. La riforma ha previsto inoltre l’introduzione del certificato unico che sostituirà i vecchi verbali dell’invalidità civile, della legge 104, della sordità e della cecità. Ciò che secondo me rende la riforma più interessante è che non terrà conto solamente della malattia in se, ma delle capacità che il soggetto ha di partecipare alla vita sociale, lavorativa e relazionale. Anche su questo ultimo punto desidero parlare della mia esperienza personale, penso che se dovessero tenere conto delle mie capacità di partecipare alla vita sociale forse dovrei essere considerato un falso invalido, visto che sono pienamente integrato nella mia piccola realtà. Nel mio caso, fortunatamente, la disabilità non è stata un ostacolo alla mia integrazione fin dalla mia tenera età. Scusate se mi dilungo ma l’analisi di questa riforma è per me è un fiume in piena, rivedo molto della mia storia e questo grazie a mamma Maria perché è stata proprio lei l’artefice di tutto, grazie a lei sono stato introdotto nel mondo con i bambini della mia età, facendomi capire che, pur avendo delle difficoltà, ero come gli altri. Un’altra mia fortuna è stata quella che lungo il mio cammino ho trovato, prima bambini della mia età, ma poi anche persone adulte che non mi hanno fatto sentire una persona diversa. Persone e contesti che mi hanno trattato alla pari, a scuola, nel quartiere, in parrocchia, nelle diverse associazioni di cui faccio parte come l’A.I.A.S, l’Unitalsi o la mia Bee Coop che pian piano mi sta offrendo la possibilità di realizzare il mio ultimo sogno trovare il mio lavoro. Ultimo per così dire, perché fino a quando siamo in questo mondo, disabili e abili, abbiamo sempre dei sogni e delle mete da raggiungere, l’importante è credere in noi stessi andando oltre le nostre disabilità e se la legge ci viene in aiuto ben venga.

Andrea Fornaia

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