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Oltre la Disabilità – San Valentino il Santo degli innamorati e degli epilettici
Abbracci, baci, cuoricini, cioccolatini, fiori, bigliettini d’Amore; sono questi i simboli di San Valentino, ricorrenza meglio conosciuta come festa degli innamorati. La festa di San Valentino affonda le sue origini già dal IV secolo a.C., quando il 15 febbraio venivano organizzati rituali e cortei dedicati alla rinascita della natura, in quanto il mese di febbraio è l’ultimo mese dell’inverno e si incomincia a pensare al rinnovamento e alla rinascita. In realtà, già dal 2 febbraio si inizia a pensare alla fine della stagione invernale per l’occasione ricordiamo una nota filastrocca: "Se c'è sole a Candelora, dell'inverno semo fòra, ma se piove o tira vento, de l'inverno semo dentro". San Valentino nasce a Interamna Nahars, l’attuale Terni, nel 176 d.C. Il 14 febbraio ricorre il giorno della sua morte, avvenuta nel 273. San Valentino, vescovo martirizzato successivamente alla sua nomina a vescovo di Terni, divenne il protettore dell’Amore, da qui nel giorno del suo onomastico si celebra anche la festa degli innamorati dietro alla quale si raccontano diverse leggende; tra queste quella che racconta che Valentino, durante la sue prigionia si innamora della figlia del custode. Una seconda leggenda invece narra che San Valentino sia stato il primo ministro di Dio a celebrare l’unione in matrimonio tra un legionario pagano e una giovane cristiana, quello che viene chiamato un matrimonio misto tra persone di religioni diverse che fino al quel momento non era permesso. Altra leggenda racconta ancora del fatto che San Valentino ha fatto da riconciliatore tra una coppia portando una rosa, tanto che – poco dopo – la coppia convola a nozze con la benedizione dello stesso Valentino. Da lì a poco, Terni divenne meta di pellegrinaggio, prima il 14 di ogni mese, per poi diventare solo il 14 febbraio di ogni anno.
Tuttavia, la letteratura religiosa (e non storica) racconta del santo per un altro aspetto che merita di essere attenzionato per i temi che normante affronto nei miei articoli, che è quello della disabilità. Valentino infatti è conosciuto non solo come difensore delle storie d’amore ma anche come guaritore degli epilettici e del malati psichici, devozione legata alla guarigione miracolosa del figlio di un maestro di retorica latina, di nome Cratone. L’epilessia ai giorni nostri è considerata una vera e propria malattia del sistema nervoso, ma nel medioevo l’epilettico veniva considerato come conseguenza del sopranaturale, come una persona posseduta dal demonio e che era contagiosa. Per questo motivo molte donne in gravidanza con questa sindrome venivano sepolte vive e gli uomini venivano castrati o bruciati sul rogo.
Vi sono tre teorie che legano la figura di San Valentino all’epilessia. Una prima teoria è legata al suo nome Valentino da “Valentine” una parola tedesca che significa “caduto” per il fatto che nei tempi più antichi l’epilessia era conosciuta come “la malattia della caduta”. Un ultima teoria vede San Valentino come guaritore di malati di epilessia, tra i soggetti guariti, come detto, il figlio di Cartone tanto che dopo la sua guarigione, lui e tutta la sua famiglia, si convertirono al cristianesimo per poi ricevere il sacramento del battesimo, ma questo evento diventò la causa della sua decapitazione per mano dei pagani.
Ritornando alla teoria secondo la quale San Valentino era considerato il guaritore prima e il protettore poi dei malati di epilessia, vediamo di cosa si tratta: l’epilessia è disturbo che colpisce il sistema nervoso presente in tutto il mondo che è divenuto motivo di discriminazione, tanto che in alcuni paesi del mondo è divenuta un motivo per impedire il matrimonio a coloro che ne soffrirono o che ne hanno sofferto. Si racconta che dal 1967, quando ha avuto origine la festa di San Valentino era d’usanza impartire una particolare benedizione ai bambini, conosciuta come “Benedizione di San Valentino", per scongiurare l'insorgere di questa forma di malattia definita come "mal caduto". Durante la cerimonia s’invocava la protezione per una malattia tipica dei bambini: "il male di San Valentino", cioè l’epilessia. Quindi, dietro alla figura di San Valentino non c’è un semplice protettore degli innamorati, ma anche il protettore di chi soffre di una disabilità così grave come l’epilessia.
Andrea Fornaia
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