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- Categoria: Redazionale
Le università di Enna: risorse da valorizzare e sfruttare per il “Bene Comune”
La manifestazione di presentazione dei primi 13 laureati in medicina della Dunarea De Jos all’auditorium della Kore è stata certamente un successo che arriva dopo sei anni, durante i quali si è tentato di impedire la crescita dell’ateneo rumeno in tutti i modi possibili e immaginabili.
Ma non è di questo che vogliamo parlare, le vicende ormai le sanno tutti e chiunque ha già capito come sano andate le cose.
Quello che vogliamo sottolineare è l’importanza dell’Università in provincia di Enna e in generale e nel capoluogo in particolare.
Sono 5 i capoluoghi italiani che possono vantare due facoltà di medicina, ed Enna è una di queste. Alla Dunarea si è aggiunta la facoltà di medicina alla Kore. Con queste verrebbe da pensare che l’ospedale Umberto I diventerà presto Policlinico universitario e invece no. Forse lo sarà in futuro.
Con due università la Città di Enna dovrebbe offrire i migliori servizi alla collettività e agli studenti, ed invece no. Forse in futuro arriveranno.
Già, forse, perché ad Enna, città di un provincialismo disarmante, si pensa più a boicottare o ad ignorare l’iniziativa dell’altro, piuttosto che lavorare assieme. Il bene comune non esiste o, se esiste lo è solo in parte.
E lo sviluppo? E il territorio? E le occasioni di lavoro per i giovani?
E’ così difficile sedersi attorno ad un tavolo e capire come e cosa fare per avere nel capoluogo il Policlinico Universitario?
E’ così difficile per chi governa la città sedersi attorno ad un tavolo per capire quali sono i servizi da attivare? Quali progetti chiedere alla Kore per rendere la Città più accogliente, inclusiva e solidale?
Lo sviluppo di un territorio passa dalla capacità di capire quale è “il bene comune”, di sapere guardare lontano e capire quale futuro ipotizzare e come arrivarci. Alcuni con le università ci sono riusciti.
Chi ci governa deve sapersi mettere una spanna al di sopra di tutto; che la collettività tutta va governata e amministrata: altrimenti che Classe Dirigente è?
Massimo Castagna
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