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Il futuro dell'Autodromo e di Pergusa: un'opportunità per la rinascita di Enna
Le inevitabili polemiche di questi giorni sul Consorzio Ente Autodromo di Pergusa hanno messo in evidenza un fatto scontato: così come lo abbiamo conosciuto finora l'ente autodromo non c'è più. Il 2 agosto è scaduta la convenzione trentennale e lo statuto deve essere rifatto e dare vita ad un nuovo ente consortile. Non sono novità dell'ultimo minuto queste: il 2 agosto del 1994 nacque il Consorzio Ente Autodromo di Pergusa con quattro soci: Comune, Provincia, Aci e Camera di Commercio; negli anni poi la Camera di Commercio si è tirata fuori. Dal 2 agosto 1994 si sapeva già che nella stessa data ma dell'anno 2024 sarebbe scaduto e cessato se non si fosse dato vita ad un nuovo statuto.
Una domanda nasce spontanea: perchè si è arrivati agli ultimi giorni a chiedere una proroga di tre anni (chiesta dal Sindaco), ridotti a uno (ACI ed ex Provincia), 6 mesi per la maggioranza del consiglio comunale?
Perchè in questa terra tutto deve essere emergenza e quasi mai niente di programmato per tempo?
Ma ora non è più il tempo delle polemiche che ormai non significano più niente. Un commissario liquidatore c'è e sarà in carica fino a quando non sarà pronto il nuovo statuto e il nuovo ente, per garantire, diciamo, la normale attività ed il personale.
Quella del nuovo statuto ed il nuovo ente deve essere vista come una straordinaria opportunità per rivedere e progettare il futuro della frazione di Enna.
Pergusa significa Autodromo, Impianti Sportivi, Riserva, Strutture Universitarie, Strutture Sanitarie, Studentati, Alberghi, Ristoranti, Attività Commerciali e tantissimi residenti.
Sarà bene lavorare in questa direzione perchè tutte queste entità crescano e si sviluppino assieme. Crescano e non litighino tra loro.
Il nuovo Ente Autodromo deve essere una struttura snella, dinamica che apra le porte ad altri soci pubblici, prima fra tutte la regione e altri Comuni. Il suo statuto potrebbe prevedere anche la costituzione di una Fondazione dove possono trovare accesso e posto i privati. Ognuno dei soci Ente Autodromo e Fondazione con una quota di partecipazione annua e che sappia esprimere le migliori professionalità nel mondo del motorismo.
A guidare una struttura del genere ci vogliono persone che capiscano la politica dello sport motoristico e che sappiano avere rapporti “diplomatici” Aci Sport, AICA (Associazione Italiana Circuiti Automobilistici) e FIA (Federazione Internazionale Automobilismo). Veri e propri manager presi e pagati anche da fuori Sicilia, ma che sappiano programmare stagioni motoristiche di tutto rispetto, e che attraverso una equipe di esperti si sappia creare un nuovo brand e ricercare nuovi mercati per attrarre investimenti e risorse nella pista siciliana.
La Riserva Speciale di Pergusa deve essere una straordinaria fonte di sviluppo economico ed occupazionale. Ma perchè questo avvenga è necessario che si capisca che avere nell'Autodromo il nemico da abbattere non serve; serve invece armonizzare la Riserva con il contesto attuale e trovare soluzioni in grado di attrarre turisti.
L'Autodromo c'è, la Riserva pure: Non possono continuare a farsi la guerra perchè il risultato è quello di avere un Autodromo scadente e una Riserva che non c'è.
La Fondazione Pergusa da poco finanziata potrebbe essere il punto di svolta da dove iniziare, dove trovano spazio tutte le realtà sopra citate. Certo non è un lavoro facile, ma da una parte bisognerà iniziare.
Su Pergusa già si cominciano a vedere i primi studenti; dal prossimo anno entrerà in funzione in piena attività il campus universitario del Fondo Proserpina e gli studenti aumenteranno; il vecchio Ciss, cavallo di battaglia e di fortune elettorali di alcuni, per volere della nuova direzione strategica dell'Asp, inizireà ad ospitare attrezzature sanitarie il che vuol dire che il percorso è tracciato e non potrebbe essere diversamente dal momento che Enna, una delle quattro città italiane ad avere due università di medicina, ha la fortuna di avere migliaia di studenti, molti dei quali vivono in città.
Si stanno crando studententati o comunque posti letto. Stessa dovrà avvenire nella parte alta della città con nuove facoltà e nuovi posti dove accogliere studenti e dare loro una qualità di servizi quantomeno accettabile.
Alberghi e attività commerciali di Pergusa e potranno contare così su nuovi introiti e non continuare a vivere di soli battesimi e matrimoni.
Ma per fare tutto questo occorre sedersi attorno ad un tavolo e ragionare TUTTI ASSIEME, istituzioni, associazioni, sindacati, forze politiche, parlamentari ecc. ecc.
Vale la pena ricordare che la guerra non serve a nessuno: la guerra fa solo vittime innocenti e qui le vittime sono i cittadini.
Massimo Castagna
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