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PNRR, potenziare e innovare i servizi sanitari per lo sviluppo socio economico delle aree interne
Il Partito Democratico ha tenuto ad Enna un’importante incontro per discutere sul PNNR e su come potere coinvolgere il territorio ennese nella destinazione delle risorse economiche assegnate alle diverse mission previste dal Piano nella solidarietà sociale e sanità, sull’integrazione e lo sviluppo delle aree interne.
I relatori che sono intervenuti hanno tenuto presente che la provincia di Enna è caratterizzata da un invecchiamento della popolazione dovuto dall’emigrazione dei giovani, dalla denatalità e dal declino delle attività economiche con le evidenti conseguenze sul piano occupazionale. Il riferimento alle difficoltà sociali ed economiche è stato evidente così come l’esigenza di rilanciare un’azione di sviluppo locale delle aree interne divenute progressivamente marginali rispetto alle aree metropolitane. Un grande rilievo è stato dato alla riorganizzazione del sistema sanitario territoriale che è centrale rispetto alle esigenze e alle carenze dei servizi resi più evidenti durante la pandemia. Non è stata solo una radiografia della situazione attuale con le sue problematicità. Tutti i relatori hanno evidenziato gli orientamenti e le proposte sugli interventi da realizzare, indicando priorità ed obiettivi in sintonia con le esigenze di innovazione e specializzazione dei servizi sanitari, così da garantire la maggiore prossimità alle comunità locali ed una crescente attrattività dell’utenza. Si è parlato di Reti di prossimità, di strutture intermedie, di telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale,di Disabilità, non autosufficienza e assistenza domiciliare.
In particolare, ci si è soffermati sulle case di comunità che sono le nuove strutture socio-sanitarie che entreranno a fare parte del Servizio Sanitario Regionale per la presa in carico di pazienti affetti da patologie croniche. Un’attenzione particolare, viste le autocandidature di numerosi comuni, sono stati gli Ospedali di Comunità che sono strutture residenziali in grado di erogare assistenza sanitaria di breve durata (quattro ore giornaliere), riservati a quei pazienti che, pur non presentando patologie acute ad elevata necessità di assistenza medica, non possono tuttavia essere assistiti adeguatamente a domicilio. Nel corso della riunione è stata richiesta una scelta sulla destinazione dei due ospedali di comunità e delle quattro case di comunità che dovrebbe essere orientata ad un riequilibrio della destinazione rispetto ai servizi già esistenti nel territorio non basandosi solo sul criterio della proporzionalità della popolazione, bensì sulle esigenze di fornire servizi alle comunità. L’intervento di Iudica direttore generale dell’ASP, preceduto e sollecitato dai contributi dei dottori Girasole, Mancuso Renato e Muratore, ha parlato tra le altre cose di potenziare i quattro ospedali che devono specializzarsi, superando l’impostazione che devono fare tutto e non bene. Si è parlato di nuove tecnologie, di ricerca e formazione, di telemedicina e servizi assistenziali innovativi che tengano conto delle patologie connesse all’invecchiamento della popolazione. Tutti gli interventi hanno evidenziato che la presenza di due facoltà di medicina esprime l’esigenza imprescindibile di creare con il contributo della Regione il Policlinico ad Enna, da prevedere nell’ambito dell’Ospedale Umberto I. Una grande opportunità ed un contributo strategico per qualificare l’offerta dei servizi sociosanitari con Policlinico ed ex CISS, con immaginabili effetti sull’economia locale e le aree interne.
In questo contesto la riunione del PD ci suggerisce di evidenziare che il contributo dei sindaci dei Comuni è ritenuto fondamentale se non obbligatorio soprattutto perché gli obiettivi di sviluppo delle aree interne non possono prescindere da una concertazione che superi le solitarie aspirazioni, spesso divenute pretese da soddisfare, in una logica frammentata e conflittuale. Il futuro della popolazione in un territorio ricco di risorse e con notevoli potenzialità inespresse non può dipendere solamente da piani sanitari più efficaci, esso è legato alle politiche di sviluppo integrato di cui il nostro territorio è carente. Senza i giovani e le attività produttive e con solo una decrescente popolazione anziana, non solo la sanità ma anche gli altri servizi esistenti, saranno destinati al dissolvimento.
Gaetano Mellia
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