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Vittoria storica del Centro destra con Giorgia Meloni leader indiscussa
Le elezioni con la più bassa affluenza nella storia repubblicana sono state stravinte dalla coalizione di destra. Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni è stato di gran lunga il partito più votato, come ci si aspettava. I partiti usciti più malconci dal voto sono la Lega e il Partito Democratico, il cui segretario Enrico Letta ha annunciato che lascerà presto la sua carica. Il PD avrà due problemi: ricostruire sé stesso e provare a organizzare un'opposizione al nuovo governo di destra insieme al M5S e ad Azione-Italia Viva.
La coalizione di destra ha ottenuto il 44% dei voti contro il 26% del centrosinistra e il 15% del M5S, e avrà una larga maggioranza per governare, fra il 57-58% dei seggi in parlamento. Sarà comunque inferiore ai due terzi dei seggi che le avrebbero permesso di cambiare la Costituzione senza passare dai referendum. Le percentuali variano leggermente fra Camera e Senato.
Per quanto riguarda i singoli partiti, alla Camera Fratelli d'Italia ha superato di poco il 26% dei voti, la Lega ha raccolto l'8,7%, Forza Italia l'8,1%, Noi Moderati lo 0,9%. Nel centrosinistra il Partito Democratico ha ottenuto il 19%, l'alleanza fra Verdi e Sinistra Italiana il 3,6% e quindi entrerà in parlamento per avere superato la soglia di sbarramento al 3%. Non lo ha fatto invece +Europa, data al 2,9%. Il partito di Luigi Di Maio, Impegno Civico, si è fermato allo 0,6%.
Il Movimento 5 Stelle è arrivato al 15,4%, i centristi di Azione-Italia Viva al 7,7%. Fra i partiti più piccoli che non sono riusciti a entrare in parlamento ci sono ItalExit (1,9%), Unione Popolare (1,4%), Italia Sovrana e Popolare (1,2%).
L'unica vincitrice di queste elezioni è Giorgia Meloni, che in tre anni è riuscita a portare Fratelli d'Italia dal 5-6% al 26% dei voti: circa il triplo sia della Lega sia di Forza Italia, i suoi principali alleati. In termini di voti ne ha presi 7,2 milioni, 6 in più rispetto al 2018. Avrà un ruolo egemone sia nel futuro governo di destra sia nel prossimo parlamento, dove esprimerà circa 190 parlamentari contro i 50 attuali. Nella notte Meloni ha tenuto un breve discorso della vittoria in cui ha ripreso i toni concilianti della prima fase della campagna elettorale, chiedendo agli avversari responsabilità, «clima sereno e rispetto reciproco».
Nessuno degli altri partiti ha ottenuto risultati anche solo paragonabili.
Il Movimento 5 Stelle e Forza Italia stanno cercando di descrivere il risultato ottenuto ieri come una vittoria, paragonandolo alle aspettative assai basse nei loro confronti. Entrambi i partiti però hanno perso parecchi consensi e voti reali rispetto al 2018. Il M5S è passato dal 32 al 15%, da 10,7 milioni di voti a 4,2. Forza Italia dal 14% all'8%, da 4,6 milioni di voti a 2,2. Il cosiddetto Terzo Polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi ha ottenuto un risultato discreto per una coalizione nata da poche settimane ma non ha superato Forza Italia ed è rimasto sotto diversi punti percentuali rispetto agli auspici in doppia cifra di Calenda. Sinistra Italia e Verdi sono riusciti a superare di poco lo sbarramento.
Nei prossimi giorni si apre una nuova e delicata fase in cui i riflettori saranno puntati su come far nascere il nuovo governo e, soprattutto, su come gestire le varie e complesse problematiche emergenziali in economia e in politica estera.
G. Mellia
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