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Enna - Dimensionamento scolastico, Sindacati: Non una in meno
I sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals/Confsal e Gilda/Unams, considerate le gravissime ripercussioni che le politiche inerenti al dimensionamento scolastico portate avanti negli ultimi quindici anni hanno avuto sul territorio di tutta la Provincia e che hanno comportato un taglio di ben il 54% di istituzioni scolastiche (dall’anno scolastico 2008/2009, in cui si annoveravano 60 istituzioni scolastiche autonome, all’anno scolastico 2022/2023, in cui si registrano soltanto 28 Istituzioni Scolastiche, con un picco di 12 autonomie tagliate solo nell’a. s 2012/2013, 16 nell’a. s 2013/2014 e 6 nell’a. s 2020/2021), tenuto conto che i tagli previsti dall’attuale normativa potrebbero comportare in provincia di Enna la riduzione di ulteriori istituzioni scolastiche; che tutti i Comuni della Provincia, nessuno escluso, hanno subito dimensionamenti anche rispetto alle deroghe previste dalle passate e vigenti normative; che il drammatico calo della POPOLAZIONE SCOLASTICA (- 8.700 alunni nella Provincia dal 2008/2009 al 2022/2023) non potrà consentire ulteriori dimensionamenti, come pubblicamente denunciato da anni dalle stesse nel silenzio assordante di tutti, se non tagliando le residue autonomie e ridimensionando ulteriormente già da subito e, negli anni a venire, scuole già in questi anni dimensionate, ritenendo che la Scuola pubblica debba continuare a rimanere un imprescindibile presidio di democrazia necessario alla formazione attiva, critica e partecipe del cittadino, al fine anche di colmare i divari territoriali e sociali esistenti e che in merito alla provincia non solo è a rischio la scuola pubblica per come delineata dalla Costituzione ma LA SOPRAVVIVENZA DELLA STESSA SCUOLA NEL TERRITORIO ormai ridotta all’osso, dichiarano che nessun ulteriore taglio potrà essere sostenuto da questa PROVINCIA PER QUESTO E PER I FUTURI ANNI A VENIRE.
I sindacati hanno già richiesto un incontro urgente all’Assessore per discutere dei dati inerenti alla Provincia ed hanno appena chiesto a Sua Eccellenza il Prefetto di Enna un incontro urgente per l’apertura di un tavolo tecnico che coinvolga tutti i Soggetti Istituzionali che operano nel territorio, tutte le forze sociali e politiche che lo rappresentano, al fine di scongiurare ulteriori tagli non più sostenibili in questa provincia per questo e per i futuri anni a venire.
Ciò al fine di tutelare non soltanto i posti di lavori (la cui perdita è stata e continuerà ad essere congrua) ma la tenuta sociale dell’intera provincia di Enna.
TABELLA DIMENSIONAMENTI ATTUATI COMUNE PER COMUNE NEGLI ULTIMI 14 ANNI
- Agira – Comune montano – ha subito accorpamenti nel primo ciclo e nel secondo ciclo con la costituzione dell’attuale IIS che ricade su ben 4 comuni (Agira, Gagliano C.to, Regalbuto e Centuripe) – Ha attualmente una sola istituzione scolastica del primo ciclo in reggenza
- Aidone – Ha subito il dimensionamento negli anni precedenti perdendo l’autonomia di tutte le Istituzioni scolastiche esistenti e l’accorpamento con il comune di Piazza Armerina per il primo ciclo e con Barrafranca per il secondo ciclo
- Assoro – Già dimensionato negli anni precedenti e unico presidio scolastico nel comune, attualmente in reggenza
- Barrafranca – Già dimensionato negli anni precedenti, ha subito la perdita di 4 autonomie nel primo ciclo e presenta un IIS che ricade su ben tre comuni (Barrafranca, Aidone e Valguarnera)
- Calascibetta – Comune montano – Non ha più nessuna istituzione scolastica autonoma e ha subito, negli anni precedenti, l’accorpamento della scuola del primo ciclo (già comunque dimensionata) al comune di Enna
- Catenanuova – non ha più nessuna istituzione scolastica autonoma
- Centuripe – Già dimensionato con Catenanuova per il primo ciclo, non ha più alcuna autonomia scolastica in merito al secondo
- Cerami – Comune montano - non ha più nessuna Istituzione scolastica autonoma
- Enna – comune montano - ha subito negli anni la perdita di ben 6 autonomie scolastiche con la creazione di 3 grandi Istituti nel primo ciclo e la perdita di 2 autonomie del secondo ciclo
- Gagliano C.to – comune montano - non ha più nessuna istituzione scolastica autonoma sia per il primo che per il secondo ciclo
- Leonforte – ha subito un pesante dimensionamento inerente sia il primo che il secondo ciclo. Attualmente è presente una sola Istituzione Scolastica del primo ciclo e una del secondo ciclo
- Nicosia – Comune montano – ha subito già diversi dimensionamenti sia per il primo che per il secondo ciclo e attualmente annovera due Istituzioni scolastiche per il primo ciclo e una per il secondo ciclo
- Nissoria – Comune montano – ha subito dimensionamento e non ha più alcuna istituzione scolastica autonoma
- Piazza Armerina – Già abbondantemente dimensionato negli anni precedenti con la riduzione a due sole Istituzioni Scolastiche del primo ciclo e due del secondo ciclo
- Pietraperzia – è rimasta con una sola istituzione scolastica autonoma, unico presidio nel comune
- Regalbuto – ha perso ogni autonomia scolastica del secondo ciclo e ha un’unica istituzione scolastica nel primo ciclo in reggenza
- Sperlinga – Comune montano - non ha più nessuna istituzione scolastica autonoma
- Troina – Comune montano – ha subito un dimensionamento che attualmente vede una sola istituzione scolastica del primo ciclo e un omnicomprensivo in reggenza
- Valguarnera – è rimasta con una sola istituzione scolastica del primo ciclo (già comunque dimensionata) e nessuna Istituzione Scolastica autonoma del secondo ciclo
- Villarosa – Già comunque dimensionata, ad oggi non ha più nessuna istituzione scolastica autonoma e ha subito, l’accorpamento della propria scuola ad altra del comune di Enna
- l’ipotesi di “razionalizzazione al fine di migliorare l’efficacia e l’efficienza delle istituzioni scolastiche” comporterebbe in questo territorio lo spacchettamento di scuole già dimensionate/accorpate e l’ulteriore riaccorpamento per crearne altre che comunque, siano esse poli tecnici o liceali (peraltro previsti per le grandi aree metropolitane), non sarebbero in grado sin da subito di reggere numericamente, in nessun comune e soprattutto in quelli non montani.
Infine, in merito ad una scuola che ha da sempre rappresentato il fiore all’occhiello di tutto il territorio e che oggi, considerato il vertiginoso calo di alunni verificatosi (da circa 900 alunni negli anni 2013/2014 a poco più di 300 nell’a. s. 2023/2024), rischia di morire, le scriventi invitano tutti ad una riflessione, sottolineando che la predetta Istituzione Scolastica non ha più potuto garantire la relativa offerta formativa avendo avuto, per ben cinque anni, i laboratori (fondamentali data la natura della scuola) completamente inagibili e solo da qualche anno fruibili.
Flc Cgil Cisl Scuola Uil Scuola Snals/Confsal Gilda/Unams
Giuseppe Miccichè Fabio Russo Michele Sollami Tiziana Mercato Fina Riccobene
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