La situazione della sanità in Sicilia è ormai al collasso, segnalando il fallimento della gestione Schifani-Volo-Iacolino. Alfio Mannino, segretario generale della Cgil Sicilia, denuncia l’assenza di una pianificazione strategica e l’occupazione clientelare del settore, sottolineando come il governo regionale abbia ignorato le ripetute sollecitazioni per varare un piano sanitario adeguato.

Secondo Mannino, non sono stati fatti investimenti significativi nella medicina territoriale né sono state avviate misure per colmare le carenze di personale, superare il precariato e procedere con nuove assunzioni. Di fronte a un sistema allo sbando, il governo regionale cerca capri espiatori senza assumersi responsabilità, una situazione che richiederebbe la rimozione dell’assessora alla Salute e del dirigente generale della pianificazione strategica.

La Cgil Sicilia esorta il presidente della Regione a convocare urgentemente le parti sociali e i sindaci per avviare un piano di interventi strutturali. È necessario chiarire lo stato di attuazione dei progetti legati al PNRR e avviare un’interlocuzione con il governo nazionale per superare i tetti di spesa, affrontando così la cronica carenza di personale.

Mannino ricorda le numerose iniziative di protesta e le proposte avanzate dalla Cgil, rimaste finora inascoltate. L’azione politica del governo regionale, secondo il segretario, è diventata sempre più oscura e lontana dai normali canali democratici.

La priorità, conclude Mannino, è garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini attraverso un sistema sanitario pubblico funzionante e trasparente. Un tavolo di confronto immediato potrebbe rappresentare il primo passo per riportare la sanità siciliana sui binari dell’interesse pubblico.