Infermieri abbandonati durante i turni notturni, privi di protezione, diventano vittime di aggressioni nei reparti ospedalieri. Episodi drammatici, come quello verificatosi all’ospedale Moscati di Taranto, con tre professioniste aggredite fisicamente, o a Prato, dove un’infermiera è stata trascinata per i capelli, rappresentano solo alcuni dei casi più eclatanti di un’emergenza crescente.

Secondo il Nursing Up, in soli 22 giorni di gennaio si sono registrate 31 aggressioni ufficiali, con un’incidenza particolarmente alta sui professionisti femminili. Le violenze avvengono soprattutto nei pronto soccorso, dove l’esasperazione dei pazienti, l’insufficienza di personale e l’assenza di misure di sicurezza adeguate creano un terreno fertile per episodi di questo genere.

Il sindacato denuncia la totale inefficienza delle istituzioni, evidenziando l’urgenza di protocolli di sicurezza chiari, un potenziamento della sanità territoriale e interventi strutturali che possano alleggerire il sovraccarico dei pronto soccorso. Solo attraverso una riforma radicale e azioni preventive sarà possibile tutelare chi opera in prima linea.