Il Correttivo al Codice Appalti introduce restrizioni penalizzanti per i Consorzi Stabili, limitandone la capacità operativa e competitiva, a differenza dei Consorzi Artigiani e di Cooperative che continuano a godere di condizioni più favorevoli. Giuseppe Costantino, presidente dell’Unione Consorzi Stabili (UCSI), denuncia l’ingiustificata disparità di trattamento, sottolineando come i Consorzi Stabili svolgano un ruolo analogo a quello degli altri consorzi nel rafforzare la competitività delle PMI e facilitarne l’accesso agli appalti pubblici.

Un ulteriore problema riguarda le nuove restrizioni sul subappalto, che rendono ancora più complessa l’operatività dei Consorzi Stabili, aggravando una situazione già critica e oggetto di infrazione UE. Costantino segnala inoltre il parere negativo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sugli emendamenti che avrebbero potuto posticipare l’entrata in vigore delle nuove regole, prevista per il 31 dicembre. Di fronte a queste criticità, l’UCSI annuncia un ricorso all’Antitrust e agli organi competenti per tutelare le PMI coinvolte nei Consorzi Stabili.