-
Catania - Salute Mentale in Sicilia: Incontri per Migliorare il Budget di Salute
-
SIRAMUSE: Il Nuovo Museo Multimediale di Siracusa
-
"Crisi di nervi. Tre Atti Unici" di Čechov a Catania: Un Successo Firmato Peter Stein
-
Messina - Ponte sullo Stretto: La Lega risponde a Renzi
-
Motorismo - Catania: corsi gratuiti per ufficiali di gara Aci Sport
-
Palermo - Sanità a Trapani: la sospensione di Croce non basta, servono soluzioni concrete
-
Palermo - Sanità siciliana in crisi: Asp di Palermo senza direzione da oltre 60 giorni
- Dettagli
- Categoria: No alla Violenza
Zombieing
Anche attraverso lo “zombieing”, dall’inglese “zombie”, si mette in atto una sorta di violenza psicologica. Lo “zombie” è, infatti, colui o colei che, come un “morto vivente”, resuscita tutto d’un tratto, dopo aver chiuso una frequentazione senza dare spiegazioni o rispettare le emozioni e i sentimenti dell’ex partner. Si tratta di un fenomeno per cui un individuo scompare improvvisamente, senza dare alcuna spiegazione, per poi ricomparire quando meno te lo aspetti come nulla fosse.
L’ambiguità di questo atteggiamento è dovuta soprattutto alla totale disinvoltura con cui questi scompare e ricompare, “muore” e “risorge”, senza preoccuparsi minimamente di quelle che sono le conseguenze del proprio comportamento scostante.
Chi riemerge lo fa senza dare spiegazioni, riagganciando l’altro come se nulla fosse, come se non fosse mai sparito, solo ed esclusivamente nel momento in cui sente il bisogno di soddisfare i propri bisogni emotivi e narcisistici, ad esempio sente il bisogno di essere amato o ammirato o necessita di una presa di cura affettiva. Il riaggancio avviene, quindi, esclusivamente per sé stessi, non vi è un vero e proprio interesse nei confronti dell’altro nonostante le parole “del riaggancio” risultino essere estremamente lusinghiere ed attrattive.
In particolare, a far soffrire la vittima di zombieing è la totale noncuranza con cui il partner decide ora di dileguarsi ora di ripiombare nella sua vita, senza fornire alcun tipo di spiegazione o scusa, riaprendo tutte quelle ferite legate all’abbandono che si erano generate nel momento in cui la persona se n’era andata.
È ovvio che in tal modo si mette in atto un comportamento manipolatorio volto a turbare la vittima che è stata dapprima abbandonata senza alcun motivo e/o spiegazione e che, successivamente, si ritrova a dover fare i conti con un ritorno inaspettato.
Se si incappa in questo tipo di comportamenti è assolutamente normale che la propria autostima venga intaccata e che si provino una forte tristezza e uno spiacevole senso di spaesamento.
Tuttavia, per superare il difficile momento, è importante accettare l’avvenuto e smettere di rimuginare, comprendendo però che l’interruzione della relazione dipende dai limiti e dalle difficoltà dell’altro piuttosto che da un proprio errore. Pertanto, la cosa migliore è chiedere aiuto e rivolgersi ad uno/a psicologo/a per dei colloqui di supporto.
Carmela Mazza
No alla Violenza - Potrebbe interessarti anche...

No alla Violenza - La pubblicità ingannevole
Giovedì, 30 Gennaio 2025 17:56Un settore in cui frequentemente si realizzano le truffe contrattuali è quello dei messaggi pubblicitari. Il problema si pone, in realtà, quando sono proposti al consumatore dei prodotti che, ad...

No alla Violenza - La vendita di cose altrui
Giovedì, 09 Gennaio 2025 18:52Un’ipotesi particolare di truffa contrattuale è “la vendita di cose altrui” con effetti obbligatori, ossia l’ipotesi del falso venditore che ha carpito la buona fede dell’acquirente ponendo in...

No alla Violenza - La truffa contrattuale e la truffa per l'assunzione ai danni dello Stato
Lunedì, 09 Dicembre 2024 12:40La truffa contrattuale e la truffa per l'assunzione ai danni dello Stato sono, due fattispecie di truffa, ideate dalla giurisprudenza prevalente, che si concretizzano nella "dematerializzazione" o...

No alla Violenza - 25 Novembre 2024: Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Sabato, 23 Novembre 2024 12:35Un altro “annus horribilis” e un altro 25 novembre, giorno in cui si celebra e “non si festeggia” la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in cui i numeri della...