Le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) continuano a rappresentare una grave violazione dei diritti umani, colpendo oltre 255 milioni di donne e bambine nel mondo . Ogni anno, circa 3,3 milioni di bambine sono a rischio, e si stima che entro il 2030 il numero potrebbe superare i 92 milioni .

Il fenomeno nel mondo e in Europa

• Africa e Medio Oriente : Somalia (98%), Guinea (97%), Mali (89%), Sudan (90%), Egitto (87%), Yemen (85%), Iraq (60%), Afghanistan (25%).
• Europa : oltre 640.000 vittime in 17 paesi, con Regno Unito (137.000), Francia (125.000), Germania (67.000) e Italia (92.600) tra i più colpiti.
• Italia : almeno 8.200 minorenni vittime di MGF, con il 24% delle giovani migranti provenienti da paesi a rischio.

Un appello per azioni concrete

Il Prof. Foad Aodi , esperto di salute globale, denuncia la crescita del fenomeno e la necessità di un'azione internazionale più incisiva:

• Creazione di un Osservatorio Internazionale Anti-MGF per monitorare e contrastare la pratica.
• Applicazione più rigorosa delle leggi nei paesi coinvolti.
• Campagne di sensibilizzazione tra comunità migranti per eliminare false credenze.
• Formazione di operatori sanitari e sociali , oggi ancora poco preparati ad affrontare il fenomeno.

Le MGF causano danni fisici e psicologici devastanti: emorragie, infezioni, interferenze ostetriche, traumi e disturbo da stress post-traumatico. L'indifferenza non è più un'opzione : occorre un impegno collettivo per fermare questa barbarie.