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Oltre la Disabilità - Disabilità e mezzi di comunicazione: La radio per dire la propria
Tra le disabilità più difficili da gestire e curare vi sono i distrurbi mentali che sono in aumento e troppo spesso chi ne soffre e le proprie famiglie vengono lasciate da sole di fronte alla malattia – così come è stato spiegato nella trasmissione Siamo Noi, andata in onda lo scorso 14 settembre su Tv2000 – questo perché non vi sono servizi adeguati per affrontare questo tipo di malattia.
In Italia sono stati realizzati diversi progetti rivolti a persone affette da distrurbi mentali, tra questi il progetto realizzato a Perugia con la stazione radio “Panzana”, una radio inclusiva che coinvolge al suo interno persone in carico al Servizio di Salute Mentale dell’Ausl Umbria 1 e ospiti del Centro diurno “Fuoriporta”. Il progetto nasce nel 2018 grazie all’associazione RealMente APS in collaborazione con Fondazione La Città del Sole – Onlus ed è inserito nel circuito delle Radio della Salute Mentale i cui studi di registrazione hanno sede presso il Centro Diurno Psichiatrico “Fuori Porta”. La radio è gestita da persone con disabilità psichica segnalate dal Servizio di Salute Mentale del territorio, affiancati da esperti di comunicazione ed educatori sociali con funzione di mediatori socio-sanitari e ha come obbiettivo quello di offrire alle persone con distrurbi mentali un’occasione di formazione professionale grazie alla quale possono tirar fuori le proprie abilità. Ma radio Panzana si pone anche l’obbiettivo di offrire ai soggetti in carico di avere l’occasione di incontrarsi e collaborare con i cittadini.
Troppo spesso le persone con disabilità, e soprattutto quelli che soffrono di patologie psichiche, vengono isolate dal contesto sociale e Radio Panzana si pone proprio questo come obbiettivo, quello di abbattere i muri, le barriere dell’isolamento. Ancora una volta ci ritroviamo davanti allo stesso problema da affrontare, quello che la persona con disabilità, qualsiasi tipo di disabilità, fisica o psichiatrica, trova delle difficoltà ad integrarsi e per farlo bisogna trovare delle soluzioni visto che non si riesce ancora ad andare oltre la disabilità. Radio Panzana nel 2022 contava già due trasmissioni , "Onda Brigante – Fuori dal sentire comune" e "Macaco – Voci dalla giungla urbana" dove venivano trattati svariati temi: approfondimenti culturali e musicali, interviste, confronti e racconti della comunità, cercando di coinvolgere le realtà del territorio, cosi come viene spiegato nel sito. Sta proprio nella normalità la terapia giusta per curare le persone affette da distrurbi mentali e il progetto radiofonico è una di queste, ma ha come obbiettivo anche quello di un vero e proprio progetto di formazione professionale, grazie al quale i soggetti coinvolti possono acquisire delle competenze tecniche, come ad esempio imparare a utilizzare hardware e software specifici per la messa in onda delle trasmissioni e acquisire delle competenze tipiche dello speaker radiofonico (dizione, elementi base di giornalismo, uso della strumentazione, tempi, modalità, struttura e lavoro di redazione). Venire a conoscenza di questo progetto e approfondirlo mi ha portato a lanciare una proposta, o meglio una sfida ai miei lettori con disabilità: vi sono diversi modi per esprimere la propria opinione, manifestare il proprio dissenso sulle cose che non vanno e nello specifico per coloro che vivono una condizione di disabilità, barriere architettoniche, posti macchine riservate alle persone con disabilità troppo spesso occupate da autovetture non autorizzate, poco lavoro o meglio nulla per le persone con disabilità e molto altro, tutte cose sulle quali abbiamo il diritto di dire la nostra attraverso i vari mezzi di comunicazione e la radio è uno di questi. Anche le persone con disabilità sono titolari di diritti e dobbiamo fare in modo che vengano rispettati, quando qualcosa non va facciamo sentire la nostra voce tramite i giornali, i sit-in, ma la radio può essere un altro mezzo per dare voce ai propri diritti.
Andrea Fornaia
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