Alla vigilia della manifestazione nazionale che ha visto migliaia di medici e infermieri scendere in piazza a Roma, emergono criticità nelle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Sanità 2022-2024.

Indennità ridotte o assenti: Il personale di pronto soccorso rischia di perdere l’indennità per operatività in unità operative complesse, un beneficio essenziale che riconosceva le difficoltà di chi lavora in condizioni disagiate. Anche le nuove proposte sulle indennità di specificità infermieristica e tutela del malato risultano irrisorie, con aumenti di pochi euro dal 2024, mentre nulla è previsto per gli anni precedenti.

Disparità per le ostetriche: Persistono le ingiustizie, come l’assenza di riconoscimento economico per le ostetriche, nonostante il loro ruolo cruciale.

Rischio di fuga dei professionisti: Politiche poco lungimiranti alimentano il fenomeno dell’emigrazione dei professionisti sanitari, svuotando il sistema sanitario italiano.

Il sindacato Nursing Up denuncia una gestione che penalizza il lavoro di infermieri e professionisti sanitari, chiedendo un contratto che rappresenti una reale opportunità di crescita. "Rispettare il cuore pulsante del sistema sanitario è essenziale per evitare un collasso ormai imminente", concludono i rappresentanti.