- Troina celebra la storia: nasce la “Società Troinese di Storia Patria”
- Black Friday 2024: il 42% delle famiglie italiane si prepara agli acquisti
- Enna - Diritti dei Minori: un allarme globale e locale
- Inclusione scolastica e sindrome di Kleefstra: strategie e prospettive future
- "Bonus stufa a pellet 2025": la detrazione fiscale
- La fame nel mondo: cause, conseguenze e possibili soluzioni
- Palermo - Governo approva nuovo piano di gestione dei rifiuti per la Sicilia
- Dettagli
- Categoria: Cultura Arte Beni Culturali
Cultura e Arte – Il Museo del Satiro, a Mazara del Vallo
Il Museo del Satiro, a Mazara del Vallo, raffigura l'emblema della cultura mediterranea esponendo, oltre la preziosa statua, il patrimonio sommerso recuperato nel canale di Sicilia rappresentato da alcuni ritrovamenti marini che narrano la lunga via delle emigrazioni, argomento di grande attualità alla luce dei continui esodi migratori che percorrono il mediterraneo e dei commerci che tanto hanno contribuito a costruire il mosaico della nostra cultura.
Il ritrovamento del Satiro ha sensibilizzato alla tutela di quel patrimonio “di tutti” ma a rischio di dispersione perché poco conosciuto, e ha portato alla conclusione che soltanto dalla conoscenza si può attivare la tutela e contestualmente si può avviare una collaborazione tra i popoli che si affacciano sul Mediterraneo in grado di cooperare per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio comune. Il Mediterraneo rappresenta lo scrigno della nostra memoria e il recupero della nostra storia e della nostra identità, è nostro dovere tutelarlo evidenziando le flebili tracce ancora leggibili delle imprese che lo hanno attraversato.
Il Museo è situato nella chiesa di S. Egidio, edificio di rilevante interesse architettonico, appartenente alla omonima Confraternita fondata nel 1384 e costituita in massima parte da professionisti ed intellettuali. La chiesa fu costruita tra gli inizi del 1500 e la fine dello stesso secolo, visto che quando fu realizzata la cupola, nel 1578, la navata mancava ancora della copertura.
Ospita la preziosa statua dal 2005, quando alla fine del restauro, effettuato dall’Istituto Centrale per il Restauro di Roma, rientra a Mazara del Vallo. La statua bronzea venne rinvenuta in due tempi, nella primavera del 1997 viene alla luce la gamba sinistra ed il 4 marzo del 1998 il corpo privo dell’altra gamba e delle braccia , entrambi recuperati dal motopesca mazarese Capitan Ciccio, al comando di Francesco Adragna. E’ verosimile ipotizzare che la statua facesse parte di un carico di una nave naufragata tra la Sicilia e Capo Bon in un periodo di grande diffusione del commercio antiquario nell’antichità.
Il Museo del Satiro espone reperti provenienti dalle acque del canale di Sicilia, fra cui il frammento bronzeo di zampa di elefante di epoca punico-ellenistica, un calderone bronzeo di epoca medievale, una selezione di anfore da trasporto di epoca arcaica, classica, ellenistica, punica, romana e medievale.
Sono esposti anche due cannoni in ferro provenienti da Torretta Granitola, da cui provengono alcuni capitelli corinzi e ionici anch’essi esposti.
https://www2.regione.sicilia.it/beniculturali/museopepoli/MuseodelSatiro.html