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Svelata l'origine dell'emicrania
La causa dell’emicrania, una patologia che colpisce un quarto della popolazione italiana e tre volte più donne rispetto agli uomini, è stata finalmente scoperta. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Science e condotta da un team dell’Università di Copenaghen, la causa risiede in una via di segnalazione del cervello precedentemente sconosciuta, che collega alcune proteine ai nervi sensoriali responsabili della percezione del dolore.
Durante un attacco di emicrania, il cervello produce proteine che raggiungono un’area alla base del cranio, una sorta di porta di accesso al sistema nervoso periferico che collega il cervello al resto del corpo. Da qui, le proteine possono attivare i nervi sensoriali che segnalano il dolore, provocando l’emicrania. Questo meccanismo è stato studiato nei topi, ma i dati suggeriscono che dovrebbe essere lo stesso anche negli esseri umani.
La ricerca spiega anche perché l’emicrania colpisce solitamente un solo lato della testa: le proteine non si diffondono in tutto il cervello, ma colpiscono principalmente il sistema sensoriale del lato in cui sono state prodotte. Durante lo studio, i ricercatori hanno esaminato oltre 1.400 proteine presenti nel liquido cerebrospinale durante le emicranie indotte nei topi. L’11% di queste molecole ha mostrato variazioni durante gli attacchi e, di queste, solo 12 sono in grado di attivare i nervi sensoriali. Questo gruppo include anche una proteina chiamata Cgrp, già nota per il suo legame con l’emicrania e utilizzata nei trattamenti esistenti. Tuttavia, le altre proteine non erano mai state associate a questa patologia e potrebbero portare a nuove cure.
Martin Kaag Rasmussen, che ha guidato lo studio, ha dichiarato che il prossimo passo sarà identificare la proteina con il maggiore potenziale e condurre test sugli esseri umani per determinare se l’esposizione a queste sostanze scatena effettivamente l’emicrania.
L’emicrania è la forma di mal di testa più comune e si presenta con un dolore acuto o pulsante solitamente in un solo lato della testa. I sintomi possono variare notevolmente da persona a persona. L’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica l’emicrania come la seconda patologia più disabilitante e la terza più comune. In Italia, la Legge 81/2020 riconosce la cefalea primaria (che include varie forme di emicrania) come una malattia sociale invalidante.
Secondo i dati della Società Italiana di Neurologia, l’emicrania colpisce il 14,4% della popolazione mondiale, con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne. In Italia, circa il 25% degli individui soffre di emicrania, una percentuale che sale quasi al 33% se si considerano solo le donne.
Foto: https://www.tgcom24.mediaset.it/salute/origine-emicrania-studio_84451275-202402k.shtml
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