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- Categoria: Società e Costume
Società e Costume - I giochi di Natale: origini e tradizione
Tra le tante cose belle del Natale oltre all’albero, al presepe, alle luci colorate che ritroviamo per le vie della città, vi sono i giochi, che si svolgono in questo periodo. Il giorno 30 novembre, secondo la tradizione, può considerarsi già il primo giorno del periodo natalizio che termina il 6 gennaio con il giorno dell’Epifania. Durante questo periodo prendono spazio anche i giochi per grandi e piccini. Il gioco delle carte e della tombola sono quelli più classici; il primo è più adatto alle persone adulte, mentre per i più piccini è più indicata la tombola o il mercante in fiera. Naturalmente se facciamo un giro tra i siti internet vi sono moltissimi giochi legati a questo periodo, ma desideriamo soffermarci a quelli più tradizionali come la tombola e i giochi con le carte. La tombola, un gioco molto antico che affonda le sue origini nel Settecento e nella tradizione napoletana; nato come svago casalingo in alternativa al lotto si è poi diffuso in tutta la penisola. In ogni regione e città italiane si sono sviluppate diverse varianti del gioco e tra queste la “tombola parlata”, dove ognuno dei 90 numeri assume un suo significato detta “smorfia”, le cui origini sono ancora avvolte dal mistero. Tra le teorie più accreditate attribuisce le sue origini alla cabala ebraica dove ogni numero ha un suo significato. Nella cultura ebraica, per l’appunto, la calaba è l’insieme dei testi sacri. La grematria dal greco “geometria”, la scienza del calcolo dei numeri e delle lettere, dove le parole o le frasi, con identico valore numerico, sono corredate e spiegano una vicenda. Le più conosciute sono: il 48 morto che parla; il 77 le gambe della donna; il 25 il Natale; il 90, la paura. E ancora il 33 gli anni di Cristo. Ci sono poi le carte da gioco come quelle siciliane e quelle classiche, mentre per i giocatori più esperti vi sono le carte da poker. Le carte da gioco classiche o siciliane sono composte da quaranta carte divise in quattro diversi semi: denari o aremi, bastoni, coppe e spade. In Italia vi sono diversi giochi con le carte, ognuno con le sue regole; le più conosciute, almeno dalle nostre famiglie ennesi e forse siciliane, sono la briscola, la briscola a cinque, Cucù, Ruba mazzetto, scopa, scopone scientifico, ecc. Le origini delle carte da gioco sono ignote, ma le prime testimonianze risalgono alla Cina poco dopo l’invenzione della carta, si pensa intorno al X secolo. I tempi e i modi dell’introduzione delle carte da gioco in Europa è stato oggetto di molte discussioni e si inizia a farne menzione in Inghilterra alla metà del XIII secolo, anche se nello stesso periodo, soprattutto nella sede della monarchia, era più diffuso il gioco degli scacchi. Si tratta di un gioco di strategia che si svolge all’interno di una tavola quadrata, detta scacchiera, suddivisa in 64 caselle bianche e nere dove al loro interno vengono mossi i 16 pezzi di cui ogni giocatore (due) sposta le proprie pedine. Come vuole la tradizione le pedine degli scacchi devono essere in legno. Questo è un gioco molto serio, infatti, non viene praticato solo come svago e nel periodo di Natale, ma attorno a questo vengono organizzati dei veri e propri tornei, una competizione in cui i giocatori disputano delle partite allo scopo di determinare un vincitore. Insomma, sarà ancora una volta un Natale ricco non solo di storia e tradizioni ma anche di attività ludiche per trascorrere queste festività insieme a parenti e amici non solo con la tradizionale cena e pranzo di Natale, ma seduti attorno a un tavolo per giocare e divertirsi tra storia e tradizioni.
Andrea Fornaia
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