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- Categoria: Terzo Settore
Oltre la Disabilità - Mcdonald’s a servizio della disabilità
Da qualche tempo la catena di ristoranti fast food statunitense McDonald’s pone la sua attenzione verso coloro che vivono una condizione di disabilità. A tale scopo McDonald’s ha realizzato una nuova teoria d’imballaggio, la EatQual è un programma di inclusione rivolto a clienti che presentano una ridotta mobilità agli arti superiori. Come si vede dal filmato di presentazione del prodotto il protagonista è un bambino che riesce a usare solamente una mano grazie alla quale prova a svolgere delle attività normali come quella di suonare la chitarra, usare le forbici, giocare alla playstation e costruire un modellino e, in fine, al parco dove offrirà un EatQual superando una serie di difficoltà. EatQual non è il primo e l’unico progetto di inclusività che l’azienda ha realizzato a favore delle persone con disabilita. McDonald’s, infatti, nelle sue varie sedi ha tra i propri dipendenti delle persone con disabilità, come Russell O'Grady affetto dalla sindrome di Down assunto dall’azienda nel 1984. Russell, ormai in pensione, è un esempio di come Mcdonald’s ha fatto della sua idea di inclusività una realtà dando a una persona con disabilita la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro. L’inserimento lavorativo di Russell è stato possibile grazie al progetto realizzato da JobSupport un'associazione dell’Austria in cui scopo è proprio quello di inserire del mondo del lavoro persone affette da disabilità mentale e con la sindrome di Down. Anche nei Mcdonald’s italiani vi sono storie di inserimento lavorativo di persone con disabilità cognitiva come Silvia e Francesco a Monza. A marzo del 2021 l’azienda di Monza in Corso Milano ha anche avviato dei tirocini rivolti sempre a persone con disabilità al fine di una loro inclusione sociale e lavorativa. Mcdonald’s si è anche contraddistinta anche per la sua attenzione verso clienti che si trovano in una condizione di disabilità come la storia del Mcdonald’s di Chicago dove un giovane cassiere lascia la propria postazione per rispondere a una chiesta d’aiuto da parte di un anziano tetraplegico in carrozzina che gli aveva chiesto aiuto per mangiare: il suo gesto è stato apprezzato da tanti oltre che dal titolare del locale che con un comunicato stampa ha manifestato tutto il suo orgoglio per avere tra i suoi dipendenti una persona capace di tali gesti, un esempio per tutti, conclude il proprietario che ha voluto organizzare una cerimonia per premiare l’azione del suo dipendente. Anche in Italia, lo scorso lo scorso 16 dicembre 2022, il Mcdonald’s di Sesto San Giovanni si è reso protagonista di un gesto di altruismo verso gli ospiti della residenza sanitaria per disabili di Villa Pelucca dando loro la possibilità di effettuare una consegna speciale, i destinatari gli stessi ospiti della struttura. Con la divisa dell’azienda e zaino in spalla, scrive Nordmilano24.it, i ragazzi, percorrendo le vie di Milano si sono recati presso la struttura per effettuare la consegna. Un modo per affacciarsi al mondo nel lavoro e prendere consapevolezza delle proprie abilità e poterle mettere al servizio del prossimo. Insomma un azienda, la Mcdonald’s, molto sensibile verso le persone con disabilità e alla loro inclusione per renderli soggetti attivi anche nel mondo del lavoro. Ma il cibo che Mcdonald’s offre ai propri clienti può essere anche uno strumento di inclusione sociale di convivialità tra esseri umani mettendo in un unico tavolo molteplici diversità-abilità ma con un unico obbiettivo: condividere qualcosa assieme.
Andrea Fornaia
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