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Straordinario successo dei Moderati: si riparte da qui per una Sicilia migliore?
Giuseppe Milazzo e Ruggero Razza (FDI), Edy Tamajo e Marco Falcone (FI), Giuseppe Lupo (PD), Giuseppe Antoci (M5S), Raffaele Stancanelli (Lega) e Leoluca Orlando (AVS) sono i rappresentanti isolani eletti al parlamento Europeo.
Dal voto in Sicilia, Forza Italia emerge come il partito leader con una percentuale del 23%, più del doppio rispetto al risultato nazionale. Fratelli d'Italia si posiziona al secondo posto con il 20%, seguito dal Movimento 5 Stelle che chiude il podio con il 16%. Il Partito Democratico si ferma al 14,37%. Un serrato confronto vede Cateno De Luca con la coalizione Libertà superare la Lega, ottenendo il 7,68%.
Edy Tamajo di Forza Italia sostenuto da Renato Schifani ha ottenuto oltre 120mila voti, conquistando il 6% delle preferenze nella circoscrizione Isole. Caterina Chinnici, appoggiata da Antonio Tajani, si è posizionata al terzo posto.
Nel Partito Democratico, i più votati sono stati Giuseppe Lupo, Pietro Bartolo e Antonio Nicita.
Forza Italia si conferma leader di voti in quasi tutte le province, con risultati particolarmente alti a Catania, Caltanissetta, Palermo, Enna, Siracusa e Agrigento, dove ha raggiunto il 36% dei consensi.
Fratelli d'Italia ha ottenuto notevoli risultati, con il 23% dei voti a Ragusa, ma poche prime posizioni. Il Movimento 5 Stelle ha superato Fratelli d'Italia a Palermo e Caltanissetta con il 19,5% e il 21% rispettivamente.
Il Partito Democratico ha raggiunto il miglior risultato con il 22,1% a Enna, mentre la coalizione Libertà ha ottenuto una percentuale quasi identica a Messina con il 22%.
Questa un po' la situazione dopo il voto. Ma ora che succede? Cosa cambia in Sicilia dopo il voto? E La compagine di governo, quello Regionale, sarà la stessa? ma quali ripercussioni interne avrà?
Beh, dopo ogni elezioni sul piano politico si registrano sempre degli stravolgimenti piccoli o grandi che siano.
Intanto Forza Italia diventa il primo partito nell'isola con Noi Moderati MPA e Democrazia Cristiana come alleati che si sono rivelati affidabili e che il loro consenso lo hanno portato.
Edy Tamajo forte delle oltre 121 mila preferenze è diventato l'uomo forte e certamente non andrà a Bruxelles lasciando il posto a Caterina Chinnici. Molto probabilmente sarà il nuovo leader degli Azzurri assieme a Schifani, il quale non è detto che si ripresenterà alla guida della regione. Ovvio allora che gli occhi saranno puntati proprio su Tamajo che, statene certi, inizierà a fortificare le province con suoi uomini.
Raffaele Lombardo ha sostenuto la Chinnici e un qualche risultato lo ha ottenuto; certo la Caterina aveva difronte due colossi della stazza di Tamajo e Marco Falcone che ha raggiunto le 100 mila preferenze, 7 mila in più della Chinnici.
La Dc di Cuffaro si misurava su Massimo dell'Utri di Noi Moderati di Maurizio Lupi e il risultato è stato di assoluto rispetto, circa 70 mila preferenze.
Che significa tutto questo? Che il mondo dei moderati sarà guidato fa Forza Italia, ma ne faranno parte Dc, MPA e Noi Moderati. Un nuovo mondo politico, simile alla Democrazia Cristiana, da più parti auspicato ma che nessuno aveva messo insieme fino ad ora. Certo è anche possibile che si sia trattato solo di una alleanza elettorale, ma con questi numeri è possibile che si vada avanti. Ma è possibile che lo straordinario successo del blocco moderato, che si può allargare ancora a Renzi e Calenda, possa essere un nuovo inizio per una Sicilia Migliore?
Fratelli d'Italia trainati dalla Meloni ottengono un brillante risultato anche se in alcune province avrebbero potuto ottenere molto di più, specie Ruggero Razza, ma il suo risultato è ottimo.
Rispetto al 2019 perdono un seggio M5S, PD e Lega. In ogni caso chi ha vinto ha vinto e chi ha perso dice che non ha vinto. Un gioco di parole per dare una spiegazione al consenso ottenuto.
Ora si ritorna a parlare dei problemi di sempre è la Regione è chiamata innanzitutto a nominare urgentemente i manager della sanità trasformando i commissari in direttori generali, consentendo a questi di nominare direttori amministrativi e direttori sanitari. Speriamo che almeno qui non ci siano i soliti giochetti del “questo tocca a me”, altrimenti passerà l'estate prima di avere i managment completi.
E poi c'è da affrontare la drammatica siccità che investe la Sicilia e per la quale bisognerà ricercare tutte le fonti di approvvigionamento necessari per non patire la sete. E forse sarebbe il caso di pensare seriamente ai dissalatori ai quali prima o poi si dovrà arrivare.
Massimo Castagna
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