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Finire i lavori al Castello: la Città non merita quest'altra offesa
Vediamo di mettere un po' d'ordine in questa vicenda legata alla riqualificazione del Castello di Lombardia per un imprto di circa 4 milioni di euro. Non c'è dubbio alcuno che qualcuno ha sbagliato, non ha controllato, o se ha controllato lo fatto molto male.
Ma non c'è neanche dubbio che il progetto aveva tutte le necessarie autorizzazioni, tant'è che è stato finanziato. Le polemiche attono al muro sì, muro no, alla scala e al piazzale in c.a., rivestito di questo o di quello, non devono farci perdere di vista la cosa più importante: quella di fare continuare i lavori e di farli completare per ridare alla città il vecchio maniero e zone limitrofe per poterne fruire giornalmente, dal momento che il Castello fa un po' parte della vita degli ennesi e dei tanti turisti che annualmente lo visitano.
Vediamo di non fare in modo, per il protagonismo di qualcuno, di bloccare tutto per chissà quanti anni, giusto per un momento di notorietà. C'è chi rimprovera che manca il verde, ma si sa il verde si può sempre creare, ma non si può dire che la pietra di Custonaci non va bene per la pavimentazione. Vale la pena sottolineare che anche questa è stata voluta dagli organi tecnici e da tutti autorizzata.
Ormai tutti hanno capito cosa non ha funzionato e chi non ha controllato, ma questo non è un buon motivo per dire “fermiamo tutto troviamo il colpevole e facciamolo fuori”.
Attenti a ragionamenti di questo tipo perchè poi i protagonisti di oggi sono quelli che si eclissano domani. Certo se non fosse stato per l'attenzione mediatica al problema tutto sarebbe passato in sordina.
Ma ora occorre fare finire i lavori e che questi vengano portati a compimento. La città non merita quest'altra offesa.
Massimo Castagna
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