In molte zone rurali della provincia di Palermo, vivere lontano dai centri medici è una sfida. Grazie ai fondi del PNRR e al modello sperimentale della “farmacia di comunità”, alcune farmacie rurali si sono trasformate in veri e propri presidi di emergenza, dotandosi di strumenti diagnostici avanzati come elettrocardiografi, holter cardiaci e spirometri, e attivando servizi di telemedicina.

Queste farmacie si rivelano cruciali in situazioni di emergenza sanitaria, fornendo esami diagnostici rapidi e supporto per attivare i soccorsi. Dal febbraio scorso, nelle farmacie di città e provincia che hanno adottato questa innovazione, sono stati registrati 143 casi di dolore toracico, 59 di cardiopalmo e 18 di dispnea. Tra questi, 49 pazienti hanno avuto necessità di un intervento urgente, evidenziando il ruolo fondamentale delle farmacie rurali nei soccorsi tempestivi.

Le cifre parlano chiaro: nelle farmacie della provincia sono stati effettuati 3.837 elettrocardiogrammi, 795 holter e 293 monitoraggi della pressione, con centinaia di suggerimenti diagnostici al medico curante. Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma, sottolinea come questa sperimentazione abbia dimostrato l'importanza delle farmacie rurali sia per prevenzione che per emergenze.

Domani, i farmacisti rurali si riuniranno a Polizzi Generosa per discutere nuove strategie, come la creazione di reti di distribuzione più efficienti e gruppi di acquisto comuni. Salvatore Cassisi, presidente provinciale di Sunifar, evidenzia le difficoltà specifiche delle farmacie rurali e propone soluzioni per potenziare queste realtà essenziali, che rappresentano un pilastro per la salute nelle aree più remote.