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- Categoria: No alla Violenza
Body shaming
Il body shaming (c.d. derisione o umiliazione del corpo) è una pratica derisoria che si sta diffondendo sempre più, ed in particolare, è il comportamento posto in essere da chi deride o offende una persona per il suo aspetto fisico. In particolare, l’autore o l’autrice dello scherno prende di mira una qualunque caratteristica fisica della persona offesa (peso, altezza, colore dei capelli, presenza di nei, ecc). Vittima di body shaming può essere, pertanto, chiunque abbia una caratteristica che l'autore del comportamento considera tale da formare oggetto di derisione, a prescindere dal sesso e dall'età, e questo perché non ritenuto in linea con i suoi canoni estetici.
Tale comportamento può colpire, quindi, sia le donne che gli uomini, sia i giovani che gli anziani. Le donne, ad esempio, sono spesso prese di mira per il peso, gli uomini per la muscolatura, gli adolescenti per acne o peluria e così via. Va detto che in alcuni casi il body shaming può divenire reato. Ad esempio, l’autore o l’autrice del comportamento posto in essere ai danni di un altro soggetto, potrebbe essere chiamato/a a rispondere del reato di diffamazione (art. 595 cod. pen.), che può diventare diffamazione aggravata (art. 595, com. 2, cod. pen.) se l’offesa è perpetrata attraverso i social network, o anche per stalking (art. 612 bis cod. pen.).
Si arriva, nei casi più gravi, anche ad avere un’ipotesi di istigazione o aiuto al suicidio che, ai sensi dell'art. 580 del codice penale, si verifica anche quando un soggetto, con il suo comportamento, determina altri al suicidio o rafforza, negli altri o nelle altre, il proposito di togliersi la vita. Poiché si tratta di un fenomeno che sta diventando veramente preoccupante, la vittima dovrebbe sempre denunciare, recandosi presso la polizia o qualsiasi altra autorità e, nel caso di minori, i genitori controllare e vigilare sui disagi che i figli e le figlie vivono ed essere pronti e consapevoli per poterli aiutare. Nessuno è esente da tale pratica deplorevole che non si arresta davanti a niente e a nessuno.
Anche diversi personaggi famosi, infatti, sono stati vittime di body shaming, soprattutto se donne e quasi sempre per via delle loro forme (Emma Marrone, Vanessa Incontrada, Arisa, di recente l’episodio che ha visto prendere di mira l’inviata del tg1 Giovanna Botteri per come si veste o pettina). Il body shaming, dunque, è un problema serio e troppo radicato. Ma proprio per questo vale ancora di più la pena combatterlo.
Carmela Mazza
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