Fino ad oggi, l'obesità è stata spesso associata a condizioni socioeconomiche sfavorevoli, limitando le possibilità di trattamento per chi non dispone di risorse economiche adeguate. I farmaci rivoluzionari, seppur efficaci, sono rimasti fuori dalla portata di molti a causa dei costi elevati.

In Italia, un importante passo avanti è rappresentato dall'approvazione di un emendamento nella Finanziaria che istituisce un fondo per la prevenzione e cura dell'obesità. Presentato dall'onorevole Roberto Pella, il provvedimento prevede un finanziamento complessivo di oltre 4 milioni di euro tra il 2025 e il 2027, con ulteriori incrementi grazie all'intervento dell'onorevole Stefano Benigni.

Secondo Vincenzo Provenzano, presidente della Società Italiana Malattie Metaboliche, Diabete e Obesità (Simdo), il riconoscimento dell'obesità come malattia è cruciale. Questo finanziamento non solo aiuterà a migliorare la salute pubblica, ma ridurrà anche i costi delle malattie croniche collegate, come diabete, patologie cardiovascolari e tumori.

L'emendamento rappresenta una svolta significativa, frutto anche dell'impegno delle società scientifiche, e segna l'inizio di un approccio più equo e inclusivo nella gestione dell'obesità in Italia.