Sabato 30 novembre 2024, alle ore 10:00, presso il Priorato di Sant’Andrea di Piazza Armerina (EN), avrà luogo una cerimonia pubblica per presentare i recenti restauri di quattro importanti affreschi medievali, testimonianze preziose della storia artistica siciliana. L’evento è aperto al pubblico e alla stampa e vedrà la partecipazione di relatori che rappresenteranno le diverse istituzioni coinvolte nel progetto. Dopo la presentazione, sarà possibile visitare la chiesa per ammirare da vicino gli affreschi restaurati.

Questo progetto di recupero, del valore di 9.000 euro, è stato reso possibile grazie al contributo del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS e di Intesa Sanpaolo, ottenuto grazie alla campagna dell'undicesima edizione de “I Luoghi del Cuore”, a cui si sono uniti numerosi enti locali e privati cittadini.

Un Restauro Frutto di Impegno Corale

La Diocesi di Piazza Armerina, sostenuta da Monsignor Rosario Gisana e dal suo Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici, diretto da Don Giuseppe Paci, ha partecipato attivamente a questo progetto in collaborazione con il FAI, rappresentato da Luca Vitali, coordinatore del Gruppo di Piazza Armerina. Grazie anche al coinvolgimento di cittadini, associazioni e turisti, il Priorato di Sant'Andrea ha raccolto 4.603 voti nell'ambito del censimento “I Luoghi del Cuore”, posizionandosi al 64° posto della classifica nazionale, un risultato che ha consentito di accedere al bando del FAI per i finanziamenti.

Il progetto è stato valutato idoneo e ha ottenuto un contributo che, unito alla generosità di co-finanziatori come la Luogotenenza di Sicilia dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, il Polo didattico Toniolo di Canicattì, i Rotary Club di Piazza Armerina e Niscemi, oltre a numerosi donatori privati, ha permesso di coprire l’intero importo necessario per il restauro.

Il Priorato di Sant’Andrea: Un Gioiello di Arte e Storia

Il Priorato di Sant'Andrea si erge appena fuori Piazza Armerina, in una posizione suggestiva che domina la valle. La chiesa, costruita nell'ultimo decennio dell'XI secolo, conserva la sua struttura originale a navata unica con un transetto sporgente e abside centrale affiancata da due absidi laterali. La facciata si affaccia sulla scarpata attraverso una scalinata, e l’ingresso avviene lateralmente.

Fondato nel 1148 e affidato all'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme da Simone Aleramico, parente del re Ruggero II, il complesso religioso rappresenta ancora oggi un luogo di riferimento per l'Ordine. Al suo interno si trovano affreschi di epoca medievale, che raccontano l’evoluzione artistica della Sicilia e il suo dialogo con le correnti italiane ed europee.

I Dettagli del Restauro degli Affreschi

Gli affreschi oggetto del restauro, realizzati tra il XII e il XVI secolo, erano stati distaccati a metà del Novecento per motivi conservativi. L’intervento ha riguardato in particolare quattro opere raffiguranti Sant’Andrea in trono, Santa Caterina d’Alessandria, San Martino e il Martirio di Sant’Andrea, che versavano in uno stato di conservazione precario.

Le operazioni di restauro sono state affidate alla ditta Giovanna Comes di Catania, specializzata in restauri d'arte, mentre le indagini diagnostiche sono state realizzate dalla ditta S.T. Art-Test di Niscemi. La supervisione scientifica del progetto è stata curata dallo storico dell’arte Giuseppe Ingaglio, consulente della Diocesi, con il monitoraggio della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Enna.

Questa iniziativa rappresenta un importante esempio di sinergia tra istituzioni, cittadini e associazioni, unendo le forze per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico della Sicilia.