Tornano ad incrociare le braccia i lavoratori delle autolinee private della Sicilia. Lo conferma in una nota a firma del segretario sindacato Faisa Cisal  Salvatore Crisafulli. La nostra è una categoria bistrattata e sottoposta a turni di lavoro massacranti, spiega Crisafulli. "Si è arrivati ad avere nastri lavorativi lunghi fino a 15 ore giornaliere, che mal conciliano con i tempi di vita familiare e di lavoro, ragion per cui ad oggi, è una professione che i giovani cercano di evitare dal momento che con 1.300 euro al mese si deve lavorare 6 giorni su 7, stare a disposizione tutta la giornata con momenti di attesa per la ripresa del turno retribuiti solo al 12%."" Gli autisti, prosegue Crisafulli" sono sempre più esposti a stress continui, non solo a causa dei ritmi lavorativi pesanti e spesso in violazione delle normative contrattuali, ma anche per il crescente numero di aggressioni verbali e fisiche".Un appello va fatto a tutte le parti in causa, aziende e associazioni datoriali in primis, affinché si impegnino a creare un ambiente lavorativo più sicuro e a rispettare le normative contrattuali che tutelano gli I lavoratori. Senza interventi concreti, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista di conciliazione di tempi di vita e di lavoro e sopratutto sulla sicurezza. Lo sciopero di Venrdì in tal senso mira proprio ad evidenziare le difficoltà di questo settore, sempre piu' sottoposto alla scure dei tagli  dei fondi ed alla sua riorganizzazione