Da anni, Federconsumatori Sicilia denuncia l’aumento insostenibile dei prezzi dei voli, un problema sempre più pesante per i siciliani, in particolare per coloro che si sono trasferiti al Nord per motivi di lavoro. Di recente, un caso emblematico è stato portato all’attenzione dell’associazione, confermando che neppure una prenotazione anticipata consente di ottenere tariffe accettabili, poiché le compagnie aeree mantengono il controllo sui costi tramite sofisticati algoritmi di prezzo.

La segnalazione proviene da una famiglia siciliana residente in Lombardia, composta da due adulti e un bambino di meno di due anni, che ha tentato di prenotare con largo anticipo un volo per la Sicilia durante le vacanze di Pasqua 2025, approfittando della vicinanza di Pasqua con la festività del 25 aprile. Nonostante abbiano potuto organizzare il viaggio con ben 157 giorni di anticipo, una simulazione di prenotazione effettuata l’11 novembre 2024 ha mostrato costi elevatissimi: volare da Bergamo Orio al Serio a Trapani Birgi con Ryanair costerebbe alla famiglia 730 euro; scegliendo l’alternativa per Comiso con Aeroitalia, la spesa si ridurrebbe a 630 euro.

Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia, commenta: “Non è una questione di domanda e offerta. Non possiamo credere che i posti disponibili siano già limitati a cinque mesi dalla partenza. Si tratta invece di tariffe di base elevate, destinate ad aumentare ulteriormente. L’algoritmo dei prezzi sembra calibrato sul calendario scolastico della Lombardia, tanto da rendere la spesa più conveniente persino anticipando di un giorno o posticipando di un giorno il viaggio.”

Se le autorità nazionali e regionali non agiscono con urgenza per aumentare l’offerta e stimolare la concorrenza sul mercato, il rischio è la creazione di una vera e propria "tassa di ricongiungimento" per i siciliani che lavorano e vivono al Nord, i quali – a differenza dei residenti – non beneficiano nemmeno dello sconto regionale del 25% sui voli.